Rotterdam– La Russia concede il “bis” e dopo Berlino trionfa con pieno merito anche a Rotterdam, superando per tre set a zero le padrone di casa dell’Olanda, alla quale non è bastata il tifo incessante degli undicimila spettatori che hanno riempito il palazzetto dello sport Ahoy, in ogni ordine di posto.
Ancora una volta Giovanni Guidetti dunque, deve accontentarsi per la terza volta consecutiva della medaglia d’argento (nelle due precedenti occasioni sulla panchina della Germania nel 2011 Belgrado contro la Serbia e nel 2013 a Berlino contro la Russia): il tecnico italiano originario di Modena, comunque, deve essere orgoglioso del risultato conseguito perche ha riportato le orange in finale dopo sei anni (2009 in Polonia dove persero contro il dram team azzurro guidato da Massimo Barbolini) e partendo dal 18° posto del ranking FIVB e dal 7° del Ranking europeo.
Lonneke Slöetjes e compagne hanno subito nel corso del match dei veri e propri black-out che hanno consentito alla Russia di recuperare anche nelle situazioni più difficoltose e di aggiudicarsi la finale per l’oro con pieno merito.
Le orange hanno iniziato in maniera propositiva nel set di apertura, portandosi al primo time-out tecnico sul +4, ma al rientro in campo è stata subito raggiunta dalla Russia sul 9–9 e da lì in poi per le orange è cominciato un vero psicodramma, perché le russe si sono involate verso la seconda pausa tecnica con quattro punti di vantaggio (16–12) mentre le padrone di casa sono rimaste piantate a 12 punti. La Russia ha ottenuto con un muro vincente di Natalia Goncharova ben 12 palle-set (24–12), due sono stati annullati prima del definitivo 25–14.
Lo psicodramma orange è continuato nel secondo set con la Russia scatenata che si è portata alla prima pausa obbligatoria avanti di sei punti (8–2). L’Olanda è riuscita a recuperare quattro punti (8-6) e Marichev ha chiamato il time-out. Al ritorno in campo le russe si sono riprese e hanno nuovamente allungato arrivando al secondo time-out tecnico sul +7 (16–9), vantaggio che hanno mantenuto a lungo, poi con Kosheleva hanno guadagnato sei palle-set, l’Olanda ne ha annullate due con due muri consecutivi, ma alla fine Natalia Goncharova ha messo sul taraflex il pallone decisivo del 25–20.
Nel terzo set l’Olanda ha di nuovo cominciato bene come nel primo e già sullo 0–3 Marichev ha chiamato il time-out discrezionale, ma le orange sono arrivate al primo time-out tecnico sul +4 (4–8).
La formazione guidata da Yury Marichev, ha chiuso la manifestazione con cinque vittorie e una sola sconfitta, quello contro la Croazia, ultimo turno della fase a gironi, mentre per l’Olanda l’unica dolorosa sconfitta è arrivata, proprio, nell’atto conclusivo contro le campionesse Olimpiche in carica.
Russia– Olanda 3–0
Parziali: 25–14/ 25–20/ 25–20/
Russia: Kosianenko 1, Goncharova-Obmochaeva 20, Zaryazhko 5, Fetisova 5, Ilchenko 5, Koshaleva 19, Malova (L); Starteseva, Malykh, Pasinkova n.e., Lyubushkina n.e., Shcherban n.e., Orlova n.e., Kuzyakina (L2) n.e.. Allenatore: Yury Marichev 8
Olanda: Dijkema 1, Sloetjes cap. 11, De Kruijf 5, Belien 3, Buijs 5, Balkestein-Grothues 2, Stam (L); Stoltenborg, Nummerdor-Flier 1, Plak 10, Pietersen, Steenbergen 4, Schoot (L2), Knip n.e., Allenatore: Giovanni Guidetti 7
Arbitri: Rodriguez J.Susanna Maria (Spagna) 8 e Cesare Stefano (Italia) 8
Note– Spettatori: 11000 circa; Durata set: 25’/ 28’/ 30’/ Totale: 83 minuti; Russia: 1 aces 5 errori in battuta, muri vincenti 19, punti realizzati 68; Olanda: 4 aces e 8 errori in battuta, muri vincenti 9, punti realizzati 42.
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