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VOLLEY – Campionati Europei Femminili – Semifinale Russia vs Serbia 3-1

– di Saverio Albanese

Rotterdam– Le campionesse in carica della Russia saltano con buona disinvoltura anche l’ostacolo rappresentato dalla Serbia e difenderanno il titolo questo pomeriggio (diretta su Raisport 2, con inizio alle ore 18.30) contro le padrone di casa dell’Olanda, che saranno incitate da oltre diecimila tifosi.
La squadra guidata da quella “vecchia volpe” di Yuriy Marichev, dopo aver eliminato nei quarti le le azzurre per tre a uno, superano con lo stesso punteggio in semifinale anche la Serbia; sulla loro strada le russe si troveranno ancora una volta il tecnico modenese Giovanni Guidetti, nel 2013 alla guida della Germania, e da pochi mesi alla guida dell’Olanda e carico di motivazioni per non ottenere il terzo argento consecutivo ma compiere, finalmente, il fatidico salto di qualità.
Il primo set è corso sul filo del più assoluto equilibrio; le squadre non si sono mai distanziate per più due punti, o meglio il +2 lo ha avuto solo una volta la Serbia sul 2–4 e la Russia proprio ne finale, con i due set–point. Al primo time–out tecnico le russe sono arrivate avanti di un solo punto (8–7) così come è successo alle serbe al secondo (15–16). Dopo la lunghissima lotta punto a punto è stato un errore di Boskovic a regalare i due set–point alla Russia (24–22), il primo è stato annullato, il secondo, invece, è stato messo a segno da una sontuosa Tatianan Kosheleva (25–23).
Molto equilibrio anche nel secondo parziale anche se tra le due pause tecniche, alle quali si è arrivati esattamente come nel primo set, la Russia è riuscita ad allungare fino al +4 (12–8), ma la Serbia ha pareggiato proprio sul 15–15, poi l’equilibrio si è rotto solo quando la Russia si è portata sul 21–18, ma dopo essere giunta sul 23–20, la Serbia si è riportata a un solo punto con un ace di Rasic (23–22). Marichev ha chiamato il time-out e le sue ragazze hanno ottenuto due set–point, il primo annullato, il secondo, come nel set di apertura,è stato messo a segno dalla scatenata Tatiana Kosheleva (25–23). Nonostante il doppio svantaggio, la Serbia nel terso set ha cominciato subito bene e ha giocato come doveva, visto che ormai era il parziale del dentro o fuori. Dopo essersi portate al primo time-out sul 6–8, le ragazze di Terzic hanno allungato 9–16 alla seconda pausa obbligatoria, poi hanno dilagato raggiungendo il massimo vantaggio (+9) sull’11–20, ma nel finale la Russia ha provato a rifarsi sotto portandosi a -5 (18–23) prima che le serbe trovassero sei palle-set. Le russe però ne hanno annullate tre e Terzic ha dovuto chiamare il time-out prima che le sue giocatrici riuscissero finalmente a chiudere sul 21–25, con una incontenibile Milena Rasic.
La reazione della Russia è arrivata subito e nel quarto set si è subito portata sull’8–3 al primo time-out tecnico e ha continuato a dominare arrivando al +7 (11–4) e restando a lungo sul +6 (dall’11–5 al 16–10), poi di nuovo +7 (18–11) e addirittura +8 (21–13). La Serbia è riuscita a dimezzare lo svantaggio (22–18) e poi a portarsi a -2 (23–21), ma Natalia Goncharova porta la Russia ad avere tre match–point, uno annullato da Boskovic, l’altro messo a segno dalla solita Kosheleva che ha messo la ceralacca sul set (25–21) e sulla partita, trascinando la Russia in finale. Per la Serbia, invece, finale per il bronzo alle ore 15.30 contro la Turchia.

Russia– Serbia 3–1

Parziali: 25–23/ 25–23/ 21–25/ 25–21/

Russia: Kosianenko 1, Goncharova-Obmochaeva 17, Zaryazhko 16, Fetisova 3, Pasinkova 1, Koshaleva 23, Malova (L); Starteseva, Malykh, Ilchenko 5, Lyubushkina 2, Shcherban n.e., Orlova n.e., Kuzyakina (L2) n.e.. Allenatore: Yury Marichev 8

Serbia: Ognjenovic cap. 4, Boskovic 18, Rasic 23, Stevanovic 5, Mihajlovic 6, Malesevic 12, Popovic (L); Zivkovic, Nikolic 4, Veljkovic 4, Cebic (L2), Bjelica n.e., Popovic n.e., Busa n.e. Allenatore: Zoran Tercic 6

Arbitri: Gaupp Gilles (Francia) 7 e Zahorcova Karin (Repubblica Ceca) 7

Note– Spettatori: 4400 circa; Durata set: 32’/ 31’/ 30’/ 31’/ Totale: 124 minuti; Russia: 1 aces 5 errori in battuta, muri vincenti 19, punti realizzati 68; Serbia: 5 aces e 10 errori in battuta, muri vincenti 10, punti realizzati 76.

Redazione Scomunicando.it

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