Così il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, si è rivolto questa mattina nel Palazzo del Quirinale a una delegazione della Federazione Italiana Pallavolo e del Comitato Organizzatore del XVII Campionato Mondiale di Pallavolo Maschile 2010 che ieri ha vissuto il suo il suo ultimo atto al Palalottomatica di Roma con la finale vinta dal Brasile.
Fra i presenti il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport, Rocco Crimi, il Segretario Generale del CONI, Raffaele Pagnozzi, il Presidente della Federation Internazionale de Volleyball (FIVB), Jizhong Wei, il capitano e l’allenatore della squadra italiana di pallavolo, Valerio Vermiglio e Andrea Anastasi, il presidente del Comitato Organizzatore e della Federpallavolo Carlo Salvatori e Carlo Magri, il Direttore Generale dei Campionati Francesco Ghirelli insieme ad altri membri del CO.
Il presidente Napolitano, rivolgendosi alla delegazione, ha sottolineato il motivo per cui l’udienza si è tenuta in forma privata: “Per noi oggi è un giorno triste – ha spiegato Napolitano – perché sono rientrate questa mattina le salme dei nostri caduti in Afghanistan. Per questo abbiamo pensato ad una cerimonia più sobria perché ci tenevo comunque a ricevere una rappresentativa della pallavolo, uno sport pulito ed elegante.
Questo significa che anche il Presidente della Repubblica ha certificato la grande forza del nostro movimento e il successo nell’organizzazione di questo Mondiale. Abbiamo organizzato un Mondiale in 10 città – ha proseguito Magri rivolgendosi a Napolitano – ma sono sicuro che altre 20 sarebbero state pronte a fare lo stesso perché il nostro movimento è vivo e ha grandi capacità. Lei – ha aggiunto Magri rivolgendosi al Capo dello Stato – invitandoci oggi ha capito tutto questo. Dal punto di vista sportivo, dico che dobbiamo apprezzare le cose che si hanno. Rimaniamo ai vertici della pallavolo mondiale maschile e cominciamo subito a lavorare per il futuro visto che ci aspettano i Mondiali di beach volley l’anno prossimo e quello di pallavolo femminile del 2014. Un grazie sincero va anche alla federazione internazionale che ci ha dato fiducia e credo che questo Mondiale possa essere un’ulteriore spinta perché le Olimpiadi del 2020 si facciano qui da noi”.
Napolitano ha ricevuto da Anastasi e Vermiglio la maglia della Nazionale con il numero uno e la scritta “Napolitano” sulle spalle e il pallone celebrativo del Mondiale con le firme di tutti i giocatori e si è soffermato con il coach azzurro su alcuni aspetti tecnici: “Chi sono i più forti?”, ha chiesto ad Anastasi, “sicuramente il Brasile – ha risposto Anastasi allargando le braccia – poi ci sono un gruppetto di alternative tra cui l’Italia”.
L’incontro, durato circa mezzora, si è chiuso con una battuta del presidente Napolitano: “Sarete invitati anche in occasione del prossimo Mondiale del 2014, quando farò il passaggio di consegne trasferirò questo impegno al mio successore”.
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