Categories: Cronaca Regionale

WANTED …. I ladri entrano in casa e lui mette un annuncio.

 

 

 

E’ disposto a comprare, anzi ricomprare quanto i ladri gli hanno portato via due sere fa.

“Sono ricordi di mio padre, valori immensi per mia madre. Sono pezzi di casa nostra, della nostra vita , segnano le emozioni, le ricorrenze, i momenti passati insieme … non posso permettere che vadano dispersi, fusi, svenduti”.

Così Santino Monastra, un giovane divenuto adulto alla morte del padre del quale ha ereditato l’azienda, diventa all’improvviso ricettatore di se stesso.

“Vado contro le logiche dei ben pensanti, ma non credo ci siano colpe nell’attivarsi per riavere quello a cui uno tiene”.

“Lavoro a Brolo, tutti mi conoscono e qui mi possono trovare, gli stessi ladri,  i basisti, oppure chi semplicemente sa o a visto”.

Anche per loro una lauta mancia.

Rivoglio indietro medaglie  e orologi di mio padre, Antonino.

I soldi che hanno portato via non mi interessano.

Lo faccio per me, per i miei figli e lo faccio per mia madre che da 48 ore rimette a posto casa devastata, rivoltata, straziata da chi ben sapeva che lei usciva, a quell’ora, per pochi minuti”.

Così la vicenda umana diventa cronaca, si immerge in quello che sta diventando routine.

Il furto in casa.

A Brolo, Gliaca e Capo d’Orlando, come Sant’Agata,  Milazzo e Cefalù, la stessa storia.

Un incremento incredibile.

Una crescita esponenziale.

Il fatto è accaduto due pomeriggi fa, a Brolo, in via Sottogrotte.

Già diverse volte teatro di tal misfatti, anche in forme eclatanti; ad una famiglia entrarono in casa, approfittando di una breve assenze, con muletto e gru.

Come una squadra di operai e portarono via la cassaforte.

Incredibilmente vero.

Nessuno crede più alla storie di zingari, rumeni o morti di fame allo sbando.

Sono un’organizzazione perfetta, dicono ormai in tanti, magari usano manovalanza proveniente proprio da quelle aree d’immigrazione, ma hanno pali e aderenze nei luoghi dove attuano il loro intervento.

Non si spiegherebbero le coincidenze, gli orari.. ma il rischio è grande.

Il rientro a casa improvviso, beccarli con le mani nel sacco.,.. e poi?

I carabinieri indagano, fanno controlli, effettuano fermi e qualche volte li arrestano come a Capo d’Orlando ieri.

Qui sono stati fermati  due montenegrini, domiciliati a Messina e denunciati per ricettazione, porto di oggetti allo scasso e di un coltello di genere vietato.

Ora sul sito della Polizia di Stato, sezione Questura di Messina, sono sempre visibili gli oggetti in oro ed altro ritrovati e frutto di uno dei tanti furti in appartamento commessi ultimamente sul territorio.

MSM

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