La Sezione di Milazzo del WWF ha più volte ribadito di essere contraria alla costruzione di un “Porto turistico” nello spazio acqueo antistante la zona compresa tra il Molo Marullo e Croce di mare. E’ necessario ed indispensabile, di fronte alle disastrose intenzioni di stravolgere piani urbanistici, vivibilità, tradizioni e geografia ecologica del Promontorio, riaffermare le nostre “osservazioni”:
1) Qualsiasi intervento che riguardi lo sviluppo della nautica a Milazzo deve essere volto al COMPLETAMENTO delle strutture già esistenti e/o facenti parte di vecchi progetti. Il Porto di Milazzo è una GRANDE INCOMPIUTA progettata a suo tempo dall’Ing. Mallandrino. Prima di eventuali opere nuove seppur rimovibili, è necessario provvedere al completamento dell’esistente, progettare un’adeguata integrazione dell’opera con il tessuto urbanistico e sociale, riqualificare le aree a servizio del Porto. Inutile parlare fantasiosamente anche di altri “Porti HUB”, laddove non si è in grado di completare l’esistente. Chiara la posizione del WWF: non siamo i signori del NO ma si pretende che lo spazio della nautica da diporto trovi ubicazione dentro lo spazio del Porto!
2) Le precedenti Amministrazioni e gli Enti coinvolti hanno già ampiamente facilitato e foraggiato i privati dando autorizzazioni per utilizzare pontili galleggianti a Vaccarella ed in parte del Molo Marullo. I Cittadini milazzesi non hanno finora potuto verificare alcun vantaggio da tali strutture se non un aumento del traffico veicolare. Una volta completato il Porto di Milazzo, potrà essere ovviamente a carico dei privati l’eventuale utilizzazione di parte di esso.
3) Nessuno strumento urbanistico vigente a Milazzo contempla un’altra struttura così devastante per il territorio cittadino e lo storico Lungomare Garibaldi (già Lungomare Costanzo Ciano e Viale dei Sospiri), patrimonio dei Milazzesi e di quanti, abitanti del Comprensorio o turisti, ne abbiano fatto e ne facciano un ameno luogo per fare quattro passi sul mare, non può rischiare di scomparire.
4) Abbiamo avuto l’evidenza che non è stato possibile credere alle promesse di Amministratori che suggeriscono “facilitazioni” per i “PESCATORI” di Vaccarella (autentico baluardo delle tradizioni marinare locali) quando è stata tristemente verificata l’inefficienza amministrativo-politica nel tutelare e valorizzare le tradizioni marinare della Città: vedi mancato finanziamento del Museo del Mare, mancato controllo in tema di inquinamento ambientale nelle acque del Promontorio e continua opposizione alla creazione di una Riserva Naturale.
5) Cosa molto importante che nessuno ha sottolineato è che anche le Leggi in tema di risanamento ambientale dicono chiaramente che deve essere considerata l’opportunità di costruire nuove vie di comunicazione, luoghi frequentati dal pubblico, zone residenziali, qualora l’ubicazione o l’insediamento o l’infrastruttura stessa possano aggravare le conseguenze di un incidente rilevante (D.M. 151/2001) anche solo impedendo la regolare via di fuga. Quindi la presenza di un altro porticciolo turistico è in netto contrasto con una politica di industrie a rischio e di risanamento!
Dr. Giuseppe Falliti
Referente WWF Sicilia Aree ad Alto Rischio