Con rammarico, occorre ricordare che dopo i disastri di Giampilieri e San Fratello, ancora una volta le due dorsali sono state messe in ginocchio, e che le avversità atmosferiche hanno squarciato la viabilità intercomunale e comunale di numerosi comuni e l’intero tessuto produttivo (agricoltura, florovivaismo, zootecnia, piccole e grandi attività commerciali e artigianali).
Anche stavolta la causa dei disastri sono frane, smottamenti e esondazione dei torrenti, i cui assetti sono stati irreversibilmente manomessi, negli anni, dall’uomo, incurante tra l’altro della normale manutenzione e della periodica bonifica.
Sinistra Ecologia e Libertà chiede a tutti gli organi governativi ai vari livelli che al più presto vengano quantificati i danni e dato aiuto alle famiglie disastrate e alle attività produttive che oggi rischiano la chiusura definitiva con gravi e negative ricadute su lavoro e occupazione.
Da tempo chiediamo che vengano stanziate le risorse per il risanamento e la messa in sicurezza dell’intero territorio provinciale piuttosto che rincorrere fantomatiche opere dannose e speculative (Ponte sullo Stretto, Aeroporto del Mela), sostenendo che occorre riconsiderare il modello di sviluppo e la pianificazione urbanistica su basi di sostenibilità ambientale.
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