«Le autonomie popolari, associazione di chiara ispirazione autonomista, non possono che dichiarare la propria delusione ed il rammarico per quanto emerso dalla riunione regionale del MPA tenutasi venerdì 3 dicembre, ovviamente a Catania.
Di fatto durante l’incontro, il Presidente Lombardo, oramai chiaramente ostaggio delle alchimie politiche del PD, ha confermato la volontà di lanciare per le prossime settimane le primarie nel MPA, per stabilire, con tanto di liste provinciali e comunali nelle nove provincie siciliane, i vertici del proprio partito.
Quanto sopra potrebbe, a nostro avviso, avere un senso se rapportate alla necessità di stabilire i segretari e vice segretari del partito, e non invece, sostituendo di fatto un regolare congresso tra gli iscritti, diventare un anomalo palcoscenico mediatico, che consentirà a chiunque disponga della quota prevista per votare alle primarie, “almeno due euro”, di poter esprimere la propria preferenza, peraltro andando ad incidere su tutti quei ruoli che nella normalità delle conduzioni partitiche dovrebbero essere riservate ai militanti, e non ad “avventurieri autonomisti occasionali”.
Da qui, la nostra proposta che, in antitesi alle suddette primarie, utili solo per raccogliere un po’ di notorietà e qualche centinaio di migliaia di euro, punta a richiedere lo svolgimento di “veri congressi di partito”, ove ognuno liberamente possa esprimere le proprie valutazioni ed idee su quello che era il grande progetto dell’Autonomia, sostituendo al massimo la suddetta sciagurata idea delle “primarie”, con il più opportuno ed efficace “referendum per ridare dignità al MPA”, ove richiedere “gratuitamente” al popolo siciliano ed autonomista, se concorda sulle decisioni di partito di essere nel governo regionale sponsor ed alleato del PD, per poi sottostare nelle realtà provinciali e comunali siciliane, ad antietiche alleanze con gli ex amici ed alleati elettorali della PDL, continuando ad accettare l’elemosina di qualche posto in giunta, a conferma di una politica confusa e priva di dignità.
Vi è la necessità, per chi ha realmente creduto e crede nella causa autonomista, di avere chiarezza sulle scelte politiche del MPA, consentendo definitivamente anche agli eletti nelle varie istituzioni, di uscire dall’imbarazzo di una posizione politica al bivio tra maggioranze ed opposizioni.»
I dirigenti Autonomie Popolari ed i rappresentanti MPA:
Giuseppe Scattareggia (Presidente), Dario Restuccia (vice presidente), Rosario Lo Faro (responsabile organizzativo), Marco Vonella (responsabile legale), Antonio Cucinotta (addetto PR), Giuseppe Previti (Presidente Cons. Com. Messina), Roberto Cerreti(Capogruppo provinciale MPA), Sebastiano Tamà (capogruppo comunale di Messina MPA), Nino Previti (vice Presidente com. Ponte), Salvatore Mercadante (Segretario gruppo provinciale MPA).
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