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BROLO – “Oligarchia Partecipata”

Gaetano Scaffidi esprime dubbi e perplessità sulla metodologia della democrazia partecipata. Mentre intanto si attendono ancora i risultati della votazione completatasi il 4 dicembre

Una nota che diventa un pensiero chiarissimo quella del consigliere comunale d’opposizione

Questo regolamento è tutto da rifare.

Democrazia “poco” Partecipata – a scriverlo è il consigliere comunale d’opposizione Gaetano Scaffidi  che aggiunge – su come sia sul regolamento che per le somme da destinare a forme di “democrazia partecipata “, già durante la seduta di approvazione in consiglio comunale, aveva espresso molti dubbi.
“Quel regolamento, infatti, lasciava, così come poi è avvenuto, grande discrezionalità alla parte politica per quanto riguarda i progetti da portare a votazione finale e quelli da scartare”.
Nei fatti su 7 progetti presentati 5 sono stati esclusi in fase di “valutazione” politica.
Una scelta avvenuta senza rendere chiari, almeno sino ad ora, le motivazioni o la metodologia che ha convinto l’esecutivo per optare per uno o per un altro dei progetti, giunti al comune anche in maniera travagliata, dopo che in prima battura erano stati solo due i progetti presentati e poi uno escluso ed uno ritirato.
“Inutile girarci attorno facendo gli ipocriti.- scrive Scaffidi oggi – Così è stato. E non voglio minimamente entrare nel merito dei due progetti giunti nella cosiddetta “finale”. Perché sicuramente entrambi validi e qualificanti”. Ma per lui “è il principio sbagliato, se si chiama democrazia partecipata è proprio perché sono i cittadini a dovere valutare tutti gli eventuali progetti proposti. Ovviamente quelli ritenuti fattibili con le somme a disposizione”
E poi entrando nel merito aggiunge “Oltretutto nell’avviso pubblicato sul sito istituzionale, per la votazione finale, non vi è alcun dettaglio sulla tipologia dei due progetti, se non la denominazione dello stesso e il nome di chi lo ha presentato. Il cittadino elettore, mi chiedo quindi, in base a cosa dovrebbe esprimere la propria valutazione se non vi è indicato da nessuna parte in cosa consistono e cosa prevedono tali progetti?”
Intanto dopo 5 giorni dalla scadenza della votazione “sarebbe quantomeno opportuno conoscere quanti cittadini hanno votato e quale è risultato il progetto vincente”.
Di certo c’è da lavorare, non solo concettualmente, sopra a questo regolamento ma anche a pensare, in futuro, alla sua comunicazione\pubblicizzazione per farne davvero uno strumento “partecipato”, e fare un distinguo tra quello che diventa normale e ordinaria amministrazione e quello che rientra “nell’idea innovativa”.
Per la cronaca i progetti in gara, a seguito di verifica e valutazione di competenza in ordine all’ammissibilità e fattibilità dei progetti presentati, per l’esecutivo guidato dal professor Pippo Laccoto,  erano stati due progetti.ù
Quelli denominati:

– ACQUISTO E COLLOCAZIONE DI PENSILINE CON PANCA PER ATTESA SCUOLABUS, presentato da Vittoria De Luca e altri
– “WALKING BROLO”, il progetto per la valorizzazione dell’immagine turistica e dei luoghi attrattivi di Brolo presentato da Amedeo Arasi,  presidente della Pro Loco Brolese.

Gli altri progetti,  esclusi, erano:

“ POTENZIAMENTO DELLA PISTA CICLABILE E/O PEDONALE DELIMITAZIONE DEL MARCIAPIEDE DEL LUNGOMARE NEL TRATTO COMPRESO DALL’ANCORA FINO ALLA ZONA ADIBITA A PALESTRA”

PROGETTO DI PREVENZIONE DELLA TERZA ETÀ “ FACIL(E)MENTE ”

“ IL GIARDINO DI LUCE ”

“ INTERVENTO SU PIAZZA MIRENDA”

“AMMODERNAMENTO AMBULANZA CROCE ROSSA ITALIANA”.

Redazione Scomunicando.it

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