Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’avvocato Basilio Scaffidi, esponente del Movimento 5 Stelle e già consigliere comunale di Brolo. Una nota che certamente alimente le polemiche intorno all’attivazione del servizio ( vedi articoli precedenti).
Basilio Scaffidi, subito dopo la querelle tra Carmelo Ioppolo, presidente dell’ACIB, e l’amministrazione comunale, aveva anticipato il dire di oggi con un post su facebook: “dipendentemente dall’affidamento in gestione ad una ditta privata, le cosiddette “strisce blu”, così come individuate nella gran parte del centro di brolo, sono ILLEGITTIME ! il cds parla chiaro (art. 7 comma otto)…anche da un punto di vista legale, sconsiglierei all’amministrazione comunale la suddetta previsione di queste aree a pagamento…farò in modo di rivolgermi alle opportune sedi giudiziarie” che oggi diventa un’autentica diffida.
Questa la nota integrale inviata per “raccomandata” agli interessati.
Preg.mo sig. Sindaco Salvatore Messina Via Dante Alighieri 98061 – Brolo
Preg.mo sig. Assessore Giuseppe Magistro Via Dante Alighieri 98061 – Brolo
Preg.mo Pres. A.C.I.B. Carmelo Ioppolo Via Libertà, 83 98061 – Brolo
Oggetto: parcheggi a pagamento – “strisce blu”.
In riscontro alla diverse critiche poste dai cittadini e, in particolare, dai commercianti brolesi, formuliamo la presente lettera facendo le seguenti osservazioni.
Sgombriamo il campo e diciamo che, indipendentemente dalla gestione diretta da parte del Comune o dalla sua concessione ad un privato, i parcheggi a pagamento – le cosiddette “strisce blu” –, così come individuati dall’Amministrazione Comunale di Brolo, sono illegittimi.
In tal senso, la norma (art. 7 c. 8 C.d.S.) è molto chiara: “Qualora il comune assuma l’esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta di cui al comma 1, lettera f), su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta”. In altre parole, se da una parte della strada sono state individuate le suddette “strisce blu” dal lato opposto, o comunque nelle immediate vicinanze, sarà necessario assegnare un apposito spazio delimitato con “strisce bianche” e gratuito. Al contrario, invece, tutte le aree a pagamento, così come individuate dal Comune di Brolo, sono sprovviste dei requisiti sopra richiamati.
Sul punto è costante, altresì, l’orientamento della Suprema Corte nel ritenere che “[…]essendo tenuta l’Amministrazione Comunale, qualora assuma l’esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta, a riservare – salve le deroghe espressamente previste dalla legge – parte della stessa area o altra parte nelle immediate vicinanze un’adeguata area destinata a parcheggio libero, è illegittima la sanzione irrogata dal Comune che non si sia attenuto a tale obbligo a colui che abbia omesso di pagare il ticket nelle aree assoggettate al pagamento, da considerare conseguentemente non dovuto[…]” e di conseguenza, “va confermata la sentenza del Giudice di Pace che, disapplicando il provvedimento amministrativo integrativo della norma la cui violazione viene contestata, annulli il verbale di accertamento di violazione amministrativa per la sosta di autoveicolo senza l’esposizione del tagliando attestante il pagamento della tariffa, ritenendo illegittimi i provvedimenti comunali istitutivi dei parcheggi a pagamento nel centro cittadino, per non essere state previste adeguate aree destinate al libero parcheggio, ai sensi dell’art.7 comma 8 L. 30 aprile n. 258” (Cass. Civ. Sez. Un. n. 116 del 09.01.07).
Orbene, dalla normativa e dalla giurisprudenza sopra richiamata discende che i provvedimenti del Comune di Brolo che hanno istituito la sosta a pagamento e non prevedono aree di parcheggio libero sono illegittimi in quanto sono stati adottati in violazione delle norme di legge indicate; illegittimità ribadita, altresì, da consolidata giurisprudenza di Cassazione.
A questo punto, ci sembra doveroso suggerire all’Amministrazione Comunale e, in particolare, al Sindaco ed all’Assessore al Commercio, ove ritenessero necessario ed opportuno mantenere le suddette aree a pagamento, di adeguare la loro disposizione ai sensi dell’ art. 7 c. 8 C.d.S.-.
In ogni caso, da cittadini e non da “giuristi”, suggeriamo, anzi, pretendiamo (!!!) che le SS.VV. comprendano che queste “strisce blu” (qualora, anche a seguito del nostro sollecito, fossero adeguate a norma di legge) sono un ingiusto sistema per spillare soldi dalle tasche di NOI CITTADINI già vessati e stremati da una classe politica “rapace” ed “ingorda” (si parla in generale, ovviamente).
Vero è che il Comune di Brolo ha previsto il cosiddetto “avviso di cortesia” che consente di pagare 3,50 euro entro le 24 ore, ma è pur vero che la sanzione base rimane sempre di 24,00 euro (entro i primi 20 giorni) e maggiorata fino a 40,00 euro se notificata a casa. Tale vergognoso sistema è stato previsto ad hoc (ripetiamo, non dall’Amministrazione di Brolo) per scoraggiare ogni possibile azione giudiziaria da parte del cittadino, il quale, ove volesse presentare ricorso al Giudice di Pace competente, dovrebbe pagare comunque 37,00 euro di contributo unificato per consentire l’iscrizione a ruolo della causa.
Detto questo, invitiamo gli Amministratori del Comune di Brolo a prendere in considerazione quanto sopra, facendo presente, altresì, che, in caso contrario, ci rivolgeremo alle opportune sedi per difendere i NOSTRI DIRITTI !
Distinti saluti, Basilio Scaffiidi
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