Dall’incontro e la risposta di stamane è emersa la chiara volontàdell’Ente e dell’ass. Bisignano di fare chiarezza sulle condizioni di partecipazione e sulle eventuali inutili adesioni ad enti, consorzi o societàimproduttive per la Provincia, che hanno in questi anni provocato e prodotto inutile aggravio economico per le casse provinciali.
Le motivazioni assunte per il sostanzioso ritardo nell’ottenere risposte dall’Amministrazione, sono da ricercare, secondo Bisignano, nella difficoltàche hanno avuti gli uffici provinciali a reperire tutte le informazioni necessarie e comprovanti i rapporti partecipati dell’Ente.
La posizione autonomista, che ha trovato accoglimento nella riflessione del rappresentante dell’esecutivo, si basa sulla necessitàdi porre un freno ed un limite agli inutili rapporti di partecipazione improduttivi per l’Amministrazione, iniziando dalla richiesta di verificare le condizioni per un eventuale scioglimento del rapporto con le ATO ME 1 S.P.A., ATO ME 2 S.P.A., ATO ME 3 S.P.A., ATO ME 4 S.P.A. e ATO ME 5 s.r.l..
Palese il conflitto d’interesse tra un Ente che tenta faticosamente il rilancio delle proprie economie, e l’inutile partecipazione al World Trade Centers, che con il 50% di quota con il Comune ed i bilanci mai presentati, rappresenta uno dei quesiti più inquietanti di una discutibilissima gestione amministrava del passato.
In considerazione che sono diverse le societàpartecipate che non hanno ottemperato a quanto previsto al titolo V del Dlgs 165/2001 in materia di controllo della spesa per il personale e di conto annuale, non presentando annualmente i bilanci, come si evince dal prospetto che stamane è stato prodotto dall’assessore alle partecipate, ed inoltre, che in molti dei rapporti economici intrattenuti dall’Ente, mal si comprende la convenienza nel perdurare degli stessi, è stato richiesto all’Assessore Bisignano di valutare nella prossima proposta di delibera la fuoriuscita della Provincia Regionale di Messina dalle seguenti partecipate: Progeta, Sogepat, Centro Mercantile, Nettuno S.P.A., Consorzio A.S.I., Consorzio Ceramiche Santo Stefano, Consorzio di ripopolamento ittico del Golfo di Patti, GAL Valle dell’Alcantara, GAL Castell’Umberto Nebrodi, Stazione sperimentale Granicoltura, Consorzio Quarit e ANPACA.
Chiaramente si aggiungono a queste, la Multiservizi S.P.A., ove però è intendimento comune trovare soluzioni per salvaguardare servizi e personale, e l’opportunitàdi tutelare il rapporto con l’Innovabic, qualora si decida di trasformare la società, eliminando la partecipazione dei privati, e rendendola cosiddetta societàancillare a totale capitale e controllo pubblico, tra Comune, Provincia ed Università.
Pertanto, se pur convinti della necessitàdi maggiori approfondimenti per verificare la validitàdelle restanti partecipazioni azionarie della Provincia regionale di Messina, non si può nascondere la profonda soddisfazione nell’aver appreso, oltre alla disponibilitàdell’Amministrazione nell’eliminare gli eventuali inutili rapporti con le partecipate improduttive, che entro la fine di Febbraio verràinviata al Consiglio Provinciale di Messina opportuna proposta di delibera in merito alle partecipazioni azionarie dell’Ente, mettendo così i Consiglieri nelle condizioni di decidere sulla permanenza o meno della Provincia nelle suddette società.
Il Consigliere Provinciale
Roberto Cerreti
Capo Gruppo M.P.A.
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