Sciaguratamente per quanto riguarda uno dei primi beni del popolo “la dignità”, così come affermava lo statista Cavour, la Provincia Regionale di Messina si mostra con tutte le proprie deficienze nella gestione dei servizi di pubblica sicurezza e controllo del proprio patrimonio e del territorio.
Di fatto stamani, già alle prime piogge, si sono evidenziate le lagune organizzative nel servizio di polizia provinciale, che ovviamente per palese carenza organica non può garantire il controllo dell’intero territorio, nonostante la grande dedizione lavorativa dei suoi agenti, ma che si caratterizza, questo è grave, ancora una volta come «emblema del disastro gestionale dell’Ente», con la sede principale di Palazzo dei Leoni ed il Corso Cavour, nel pieno caos e con i chiari pericoli derivanti per la popolazione.
Onde evitare banali repliche a quanto sopra, si chiarisce che i consiglieri provinciali ed in generale i rappresentanti istituzionali dell’Ente non possono, per disposizione del Sindaco di Messina, sostare negli spazi di fronte al Palazzo dei Leoni, stalli riservati esclusivamente ai mezzi in uso all’Ente Provincia, quindi bene è stato fatto in passato nel rilevare le inflazioni dei colleghi più indisciplinati, come dal sottoscritto denunziato pubblicamente il 2 Luglio del 2009.
Quanto sopra però, non può consentire in alcun modo a chi gestisce il corpo di polizia provinciale, nel non ottemperato su quanto richiesto dal Consiglio Provinciale e disposto dal Presidente della Provincia Regionale di Messina, non garantendo continuità nei servizi di controllo e prevenzione nella sede principale dell’Ente, ed eliminando così l’essenziale servizio, peraltro garantito dalle diverse polizie provinciali italiane in tutte le sedi principali degli enti provinciali di appartenenze, di controllo della sede istituzionale, dei suoi rappresentanti, del patrimonio e del personale.
Pertanto nell’esercizio delle proprie prerogative istituzionali, convinti della grande dedizione che mettono nel proprio ruolo lavorativo i 34 agenti della Polizia Provinciale, si comunica che stamane il sottoscritto Roberto Cerreti, ha presentato interrogazione a risposta scritta, che si allega, per aver chiari i presupposti normativi ed organizzativi che hanno concesso al responsabile funzionario della Polizia Provinciale di ricoprire il prestigioso ruolo e di utilizzare il titolo di Comandante della polizia provinciale, oltreché i gradi di alto ufficiale.
Il Consigliere Provinciale
Roberto Cerreti
Capo Gruppo M.P.A.
Messina 13/10/2010
E p.c., Al Signor Presidente del Consiglio
Il sottoscritto Roberto Cerreti, Consigliere Provinciale e capogruppo consiliare, nell’espletamento del proprio mandato;
premesso,
• che è istituito presso la Provincia Regionale di Messina il corpo di Polizia Provinciale che dovrebbe provvedere, tramite appositi nuclei operativi, al rispetto della normativa statale e regionale;
• che il dott. Pietro Carpita dall’istituzione della polizia provinciale riveste ruolo di funzionario responsabile U. O. Vigilanza, così come previsto al titolo VII art. 85 del regolamento degli uffici e dei servizi della Provincia Regionale di Messina, inerente “l’organizzazione del servizio di polizia provinciale” ;
rilevato,
• che la regolamentazione delle selezioni del personale da applicare al servizio di polizia provinciale, hanno trovato ispirazione nell’art. 89 del suddetto regolamento, con vincolanti riferimenti e rinvii alla norma nazionale che regola la Polizia di Stato;
• che l’articolo 2 del D.P.C.M. n. 411/1987, come sostituito dall’articolo 1 del D.P.C.M. n. 112/2000, per gli ufficiali, sottufficiali e volontari delle forze dell’ordine prevede un altezza minima non inferiore a metri 1,65 per gli uomini e a metri 1,61 per le donne e, limitatamente al personale della Marina, non superiore a metri 1,95;
considerato,
• che appare di difficile reperimento, la fonte normativa e regolamentare provinciale, che da l’opportunità al funzionario responsabile U.O. di fregiarsi dei gradi di alto ufficiale;
• che ancora più difficile reperire, fonte normativa o regolamentare dell’Ente Provincia Regionale di Messina, ove sia prevista l’istituzione della figura del “comandante della polizia provinciale”;
• che sempre più spesso assistiamo alla diramazione di note ufficiali del funzionario responsabile, anche mezzo stampa, con in calce la titolazione di “comandante della polizia provinciale”;
• che esiste in ogni caso, qualora sia prevista in fonte regolamentare la suddetta figura, un dirigente responsabile del servizio, che nel caso, potrebbe avanzare richiesta di ufficiale titolazione quale “comandante della polizia provinciale”;
ritenuto,
che negli anni il responsabile funzionario della polizia provinciale non ha ottemperato a quanto richiesto dal Consiglio Provinciale e disposto dal Presidente della Provincia Regionale di Messina, non garantendo continuità nei servizi di controllo e prevenzione nella sede principale dell’Ente, nonostante i chiari vincoli espressi al comma 1 del suddetto art. 85;
Le SS.LL., per conoscere:
1. Se il dott. Pietro Carpita è in possesso dei requisiti previsti dall’art. 89 Norme d’Accesso del suddetto regolamento provinciale, con particolare riferimento alla statura, che rinvia nella fattispecie alle parametrazioni previste per gli agenti della polizia di stato;
2. Se e quale, nel caso, la fonte regolamentare e normativa, che consente al funzionario responsabile U.O. Vigilanza dott. Pietro Carpita di fregiarsi del titolo di “comandante della polizia provinciale”;
3. Se e quale, nel caso, la norma che consente al funzionario responsabile U.O. Vigilanza dott. Pietro Carpita, di fregiarsi dei gradi di alto ufficiale;
4. E se il dirigente del servizio di Polizia Provinciale è al corrente e condivide le decisioni del funzionario responsabile U.O. Vigilanza dott. Pietro Carpita, di interrompere il servizio di controllo e pubblica sicurezza del Palazzo dei Leoni, nonostante le chiare indicazioni istituzionali.
Il Consigliere Provinciale
Roberto Cerreti
Capo Gruppo M.P.A.
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