“E’ uno dei più grandi cuochi di tutti i tempi – ha detto al settimanale Le Nouvel Observateur il presidente della scuola, Tim Ryan – E’ lui che ha fatto uscire gli chef dall’anonimato della loro cucina diventando star dell’epoca moderna”.
Nato a Collonges-au-Mont-d’Or, nell’est della Francia, Bocuse, 85 anni, proprietario del ristorante L’Auberge di Lione, tre stelle Michelin dal 1965, era stato il capostipite, negli anni ’60 e ’70, del movimento cosiddetto della ‘nouvelle cousine’, caratterizzato dalla sperimentazione e da una nuova attenzione sia per la presentazione dei piatti che per la scelta degli ingredienti.
“Non bisogna mai dimenticare i prodotti di qualità – ha spiegato Bocuse – se non c’é il buon ingrediente non ci può essere una buona cucina”. Per lui “non ci sono grandi o piccole cucine. C’é solo la buona cucina”. Quanto al suo ruolo nell’invenzione della ‘nouvelle cuisine’ il cuoco assicura che si tratta di “un’invenzione dei media”. La ‘nouvelle cuisine’, ha continuato, “é niente nel piatto e tutto sul conto”.(Ansa)
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