Nel bicchiere, impossibile risulta non notare il suo bellissimo colore giallo paglierino dalle accattivanti sfumature verdi, ampio ed esuberante possiede fragranze che deliziano l’olfatto, riconducibili al gusto della mela verde, dell’ananas e del pompelmo, dove si insinua l’originale aroma delle spezie con il timo e la salvia con alcuni ricordi floreal; morbido in bocca , dall’ equilibrata acidità, molto gradevole, conferma al palato le emozioni olfattive, si percepisce appena una nota citrina, abbastanza piacevole.
Un grande naso, molto ricco di sentori fruttati.
Particolari la lunghezza e la territorialità che esprime.
ABBINAMENTI: Pesce, insalata di riso, verdure crude, carni bianche, paste con sughi leggeri di pesce, carpacci di pesce o carne, crostacei e coquillage.
Descrizione
Bianco igt Sicilia:Prodotto con le sole uve della Tenuta di Budonetto
Vitigno:100% Sauvignon Blanc
Gr. Alcolico:13
Provenienza Uve:Vigneto delle coste all’ombra
Tipologia suolo:Medio impasto tendente al sabbioso
Esposizione:nord
Altezza s.l.m:550/630
Anno di impianto:1998
Ceppi x ettaro:4850
Epoca di raccolta:prima decade di settembre
Fermentazione:Acciaio
Affinamento acciaio:3 mesi
Affinamento bottiglia:7 mesi
Chi ha assagiato il “costa all’ombra” dice:
E’un sauvignon in purezza con tipiche note agrumate e una vena fresca arricchità da una vellutata acidità.
Lo ritengo un vino piacevole, indicato per minestre di ortaggi, crudità di mare, affettati di pregio ma dai sapori non intrusivi, e infine uno spaghetto in bianco con burro e parmigiano.
Maurigi è una delle poche aziende che lavora il sauvignon in purezza in sicilia per cui la concorrenza non è molta. Ciononostante ti propongo una staordinaria alternativa siciliana: “sauvignon blanc” prodotto da Feotto dello Jato
Per chi lo vuole assaggiare:
A Capo d’Orlando:
Hostaria L’altra Risacca, lungomare Andrea Doria – 0941911097
Ristorante ‘A Uletta, piazza Duca defli Abruzzi 21 – 0941911700
Il produttore:
La Tenuta di Budonetto dei Conti Maurigi domina la vallata che si affaccia sul territorio di Piazza Armerina, la città siciliana famosa in tutto il mondo per gli splendidi mosaici rinvenuti nella villa dell’Imperatore Adriano. Una lingua di terra che interpreta i contrasti tipici della regione, con zone brulle e rocciose alternate ad oasi verdi ed alberate, colline scoscese e declivi più o meno morbidi a circa 600 metri sul livello del mare.
Proprio l’altitudine, insieme alle peculiari condizioni morfologiche e microclimatiche della zona, avevano dissuaso negli anni la famiglia Maurigi dalla coltivazione della vite, considerata troppo difficoltosa: è solo nel 1998 che Francesco decide di accettare la sfida, impiantando 40 ettari con vitigni alloctoni innovativi per la tradizione dei vini siciliani (come il Pinot Noir, il Sauvignon Blanc ed altri vitigni internazionali).
Un’intuizione da subito orientata verso una produzione di alta qualità, perseguita tramite una rigorosa attività di ricerca agronoma sul vigneto, un’attenta impostazione enologica e l’impiego delle più moderne tecniche di vinificazione abbinate alla vendemmia manuale. Le operazioni di pota del verde e di diradamento dei grappoli limitano la produzione massima a circa 65 quintali per ettaro, con una resa per pianta attorno a 1,3 kg.
Qualità e rigore che stanno già dando ottimi frutti e che rappresentano un patrimonio in divenire per le figlie di Francesco Maurigi, Maria e Sofia, a cui è dedicata la produzione di due vigneti.
Nino Vitale nominato Commissario della Sezione della Democrazia Cristiana. La nota del Segretario provinciale del…
il genio silenzioso che ha ridefinito l’eleganza (altro…)
Patti non cresce, non si rilancia, non sogna più. A dirlo senza mezzi termini è…
Dal convegno promosso da Quater Srl la certezza: nessuna proroga, i progetti vanno chiusi entro…
E’ stato ristretto agli arresti domiciliari l’autore del furto perpetrato ai danni della nostra emittente…
TRA CLOUD E MOBILE BANKING - L’importanza di scegliere siti sicuri