Fin dalla nascita delle prime societàdivise in classi, la classe predominante esercitava il suo dominio anche e soprattutto sul piano culturale; passarono secoli prima che il diritto all’istruzione fosse esteso anche ai ceti sociali più bassi.
Un esempio sono gli Stati Uniti d’America, che fondano il loro dominio sull’ignoranza e la disinformazione, in primis del popolo americano stesso al quale vengono somministrate quotidianamente pillole di propaganda spacciate per veritàassoluta tramite media, giornali, telefilm e qualunque altro strumento di comunicazione di massa. E a questo tipo di sistema ci stiamo avvicinando anche noi. Ci sono giàriusciti per quanto riguarda i media, i programmi di “storiaâ€Â, i telefilm, la TV in generale, i giornali e via dicendo. Il nostro governo si sta muovendo in tale direzione anche per quanto riguarda l’ambito scolastico in quanto tale.
Reputiamo, in quanto comunisti democratici italiani, e quindi eredi della cultura gramsciana, inaccettabile la riforma Gelmini e le leggi che mirano a colpire la scuola pubblica italiana. Prima di tutto i tagli economici hanno letteralmente azzoppato le più prestigiose scuole pubbliche di importanti cittàitaliane e messo in seria difficoltàle scuole minori e meno importanti. I tagli ai fondi scolastici ha causato una serie di conseguenze assolutamente negative: senza soldi le scuole sono costrette ad annullare i corsi di recupero per gli studenti che non raggiungono la sufficienza, ad eliminare dal programma i corsi in più di lingua straniera, a rimandare la manutenzione degli edifici in cui si svolgono le lezioni, a rischio e pericolo di chi làdentro sta per più di cinque ore quotidianamente. In secondo luogo la riforma Gelmini causeràil licenziamento pressocchè sicuro dei professori precari, e metteràin discussione i professori di ruolo con un punteggio basso all’interno della scuola. Questo perché riducendo il numero delle ore di Italiano (come prevede la riforma Gelmini in tutti i licei, fatta eccezione per quello classico, e negli istituti professionali) si avràautomaticamente una serie di ore di meno che verranno scalate ad alcuni professori, che in molti casi si dovranno trasferire in un’altra scuola o perderanno direttamente il posto di lavoro. E non solo, riducendo gli indirizzi di studio a 6 e colpendo attraverso diverse manovre legislative gli istituti professionali, si colpiràfortemente il mondo del lavoro indirettamente. Poiché colpendo istituti professionali come il nautico, colpisci automaticamente anche il mondo dei cantieri navali e tutto quel che lo circonda.
La riforma Gelmini è il tentativo di un capitalismo debole e oligarchico ormai anche troppo sviluppato ed esteso (con il suo eccellente sistema di favoritismi, raccomandazioni ecc.) in Italia, di colpire la scuola pubblica e il sistema scolastico italiano. Gli studenti dovranno occuparsi esclusivamente di calcio e TV, in politica dovranno votare Berlusconi ed essere anti-comunisti, per il resto potranno anche morire di fame e di stenti, potranno restare disoccupati a vita, o potranno introdursi nella societàtramite sistemi di potere illegali e corrotti. Ma guai a loro se azzarderanno idee progressiste e di sinistra! E’ questo il progetto della nostra classe dirigente, che nella pratica si rispecchia perfettamente nella riforma Gelmini.
Pasquale Calapso FGCI Messina
Salvo Costa GC Messina
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