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FOTOVOLTAICO – Tredici milioni cinquecentomila euro per i privati”. Il consigliere provinciale Giuseppe Lombardo contesta il parere dei dirigenti

“Inaccettabile il provvedimento del responsabile del Piano Triennale delle Opere Pubbliche della Provincia, ing. Giuseppe Celi, che, non limitandosi alle proprie competenze, entra nel merito delle scelte di esclusiva competenza del Consiglio provinciale” – ha dichiarato il consigliere Giuseppe Lombardo – “esprimendo parere sfavorevole sull’emendamento che prevede la realizzazione di un parco fotovoltaico in tutte le scuole di istruzione superiore secondaria della Provincia senza farci vincolare gli edifici scolastici per i prossimi vent’anni dai privati che, sicuramente, non fanno beneficenza e hanno il profitto come unico obbiettivo. L’emendamento approvato all’unanimità dalla III Commissione” – ha precisato il consigliere Lombardo – “non può essere licenziato dagli uffici dell’edilizia scolastica con la semplice motivazione che stante la cronica assenza di dipendenti tecnici in grado di affrontare la complessa attività professionale relativa alle energie rinnovabili è meglio affidare ai privati un intervento da tredici milioni cinquecentomila euro che, potenzialmente, potrebbe far ricavare agli stessi nei venti anni di gestione svariati milioni di euro. Sono oltre mille i dipendenti della Provincia, una diecina i dirigenti pagati profumatamente, (oltre un milione di euro l’anno il costo) e nelle relazioni tecniche leggiamo che in sette anni non siamo riusciti a gestire un impianto fotovoltaico da 19 Kwp realizzato sul terrazzo degli uffici della Provincia di Via Don Orione a Messina. Con queste motivazioni, chi ha competenze ad esprimere solo pareri tecnici e non di merito, com’è successo in questo caso, vuole espropriare il Consiglio provinciale delle proprie prerogative e, per questo, non essendo più tollerabile questo andazzo alla Provincia chiedo uno scatto d’orgoglio ai colleghi che ancora credono nelle Istituzioni e nella volontà popolare che ci ha affidato il compito di eliminare da Palazzo dei Leoni la mala gestione della burocrazia per rilanciare un Ente sempre più ostaggio dei suoi dirigenti. Se la politica non si riappropria delle proprie prerogative, allora sarà meglio non andare nemmeno più a votare per chiedere il consenso ai cittadini quando poi a gestire la cosa pubblica sono coloro che non devono dar conto a nessuno”.

Il consigliere provinciale
Giuseppe Lombardo

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