Nel documento si evidenziano rilevanti questioni, quali ad esempio l’uso delle “varianti “ in deroga al PRG, che, dovrebbero costituire l’eccezione e non la regola nella gestione del territorio, evitando così di stravolgere la programmazione della cittàdefinita dagli strumenti di pianificazione, o lo sbilanciamento della composizione societaria, come dimostra l’elenco dei Soci della STU, che sono il Comune per il 30 per cento mentre il rimanente 70 per cento se lo dividono tra diverse societài privati.
Sono state altresì rappresentate, le prioritàcui secondo i firmatari è necessario dare preminenza per tale realizzazione, rispetto a ciò che non trova condivisione nell’immaginario di una riqualificazione di utilitàcollettiva. Quindi dichiarando le proprie legittime perplessitàsulle opere faraoniche previste nel progetto STU, quali il grattacielo di 15 piani ed il centro commerciale a ridosso delle mura cinquecentesche, si è invece evidenziata l’utilitàdel recupero della scalinata Sergi e S. Barbara, del palazzo degli Elefanti, della piazza del Popolo e della riapertura della galleria S. Marta, riducendo quindi nel contempo gli impatti volumetrici delle opere previste.
Al contempo, oltre alle preoccupazioni per il caos più totale in cui si ritroverebbe il traffico automobilistico nel centro città, si è espressa preoccupazione nel comprendere se effettivamente esista o sia stato mai predisposto uno specifico studio comprovante le vulnerabilitàsismiche della zona del Tirone con le dovute microzonizzazione dell’area interessata visti i continui movimenti del terreno della sovrastante collina di Montepiselli.
L’Ordine del Giorno si conclude con la proposta di impegno nei confronti del Sindaco del Comune di Messina, per attivarsi immediatamente per la verifica delle progettualitàconnesse alla realizzazione dello STU – Tirone, in merito all’impatto ambientale ed alle criticitàidrogeologiche della collina di Montepiselli, del viale Italia e del quartiere del Tirone, al fine di valutare, nell’interesse pubblico, qualora questo progetto di riqualificazione non corrisponda effettivamente alle logiche della convenienza sociale e cittadina, l’eventuale adeguamento e rimodulazione dello stesso.
ODG STU-Tirone
Al Signor Presidente del Consiglio Comunale di Messina
E P.C.                  Al Signor Sindaco del Comune diÂÂ
Messina
Rilevato,
che in seno alle opportunitàdi riqualificazione del territorio comunale messinese, è stato presentato il progetto dello Stu – Tirone;
ed inoltre,
che l’uso delle “varianti†in deroga al PRG, dovrebbero costituire l’eccezione e non la regola nella gestione del territorio, evitando così di stravolgere la programmazione della cittàdefinita dagli strumenti di pianificazione;
Premesso
che dalla composizione societaria si palesa un chiaro sbilanciamento tra privato e pubblico, come dimostra l’elenco dei Soci della Stu, che sono il Comune per il 30 per cento mentre il rimanente 70 per cento se lo dividono tra diverse societài privati.
Considerato,
•   che tra i provvedimenti più rilevanti nella contestata riqualificazione vi sono un polo scolastico composto da due edifici, uno per scuola materna, elementare e media, l’altro da adibire a palestra, la pedonalizzazione di Piazza del Popolo, la riapertura al traffico della galleria S. Marta, il recupero dei borghi storici del Tirone e della Scalinata S. Barbara, con ricostruzione fedele degli edifici crollati e la realizzazione di spazi a verde, il restauro dello storico “Palazzo degli Elefantiâ€Â, con la realizzazione di ristoranti, bar e pizzerie, il grattacielo
di quindici piani di via Cadorna destinato a uffici, il centro commerciale di via Pascoli, di cinque piani con un ampio parcheggio, due complessi edilizi, uno di 8 piani in via S. Maria
del Selciato e uno di 6 piani sul viale Italia, e un edificio destinato a edilizia residenziale pubblica.
•   Che bisogna dare prioritàassoluta agli interventi di riqualificazione urbana del tessuto storico del Tirone quali scalinata Sergi e S. Barbara, palazzo degli Elefanti, della piazza del Popolo e alla riapertura della galleria S. Marta;
•   Che è importante ridurre gli impatti volumetrici delle opere previste nel progetto Stu, soprattutto in riferimento al palazzo di quindici piani;
•   Che un piano di riqualificazione serio, non può non tenere in considerazione che la costruzione in viale Italia di un centro commerciale, peraltro da realizzare a ridosso di mura cinquecentesche, farebbe cadere nel caos più totale il traffico automobilistico nel centro città;
Verificato,
•   che non si riesce a comprendere se effettivamente esista o sia stato mai predisposto uno specifico studio comprovante le vulnerabilitàsismiche della zona del Tirone con le dovute microzonizzazione dell’area interessata;
•   il continuo smottamento della sovrastante collina di Montepiselli, fortemente compromessa dal punto di vista ambientale, con diversi problemi strutturali degli edifici nell’area tra via G. Sciva e Viale Italia, dovuti ai continui smottamenti e cedimenti del terreno, che addirittura hanno costretto, con la compromissione della staticitàdelle abitazioni, al picconamento di alcune strutture abitative.
Verificato inoltre,
che i diversi comitati, nati per opporsi al mastodontico progetto, le associazioni, i Sindacati ed i rappresentanti Istituzionali provinciali, comunali e del Consiglio della IV circoscrizione, hanno più volte chiesto di verificare il progetto di riqualificazione del Tirone, alla luce del fatto che parti dell’area del Tirone rientrano in categoria R4 (zona a grave rischio idrogeologico) come accertato dal PAI;
il Sindaco del Comune di Messina ad attivarsi immediatamente per la verifica delle progettualitàconnesse alla realizzazione dello Stu – Tirone, in merito all’impatto ambientale ed alle criticitàidrogeologiche della collina di Montepiselli, del viale Italia e del quartiere del Tirone, al fine di valutare, nell’interesse pubblico, qualora questo progetto di riqualificazione non corrisponda effettivamente alle logiche della convenienza sociale e cittadina, l’eventuale adeguamento e rimodulazione dello stesso.
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