ItalExit, a firma dei dirigenti regionali, Franco Tiano e Natalino Natoli, del presidente del circolo di Messina, Marco Vicari, ha presentato un esposto-denuncia indirizzato al Prefetto di Messina Maria Carmela Librizzi, al sindaco Cateno De Luca, al direttore generale dell’Asp, Paolo La Paglia, e per conoscenza al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. Ecco cosa si legge nell’esposto:

Il partito ItalExit si rivolge alle SS.VV. Ill.me per segnalare gravi discrasie nell’applicazione del sistema organizzativo USCA (Unità speciale di continuità assistenziale) di Messina, che sta vanificando gli interventi di contenimento dell’epidemia e l’assistenza ai malati di Covid19, i quali, insieme alle loro famiglie, sono abbandonati a se stessi. Ci giungono giornalmente, infatti, segnalazioni dello stato di assoluto abbandono in cui versano i malati COVID19 non ospedalizzati, le persone in quarantena obbligatoria e tutti i loro familiari.

Le situazioni di disagio segnalate più diffuse sono le seguenti:

  • Lunghissime code che comportano molte ore di attesa presso i drive-in allestiti per effettuale il tampone molecolare, che peraltro, potrebbero ingenerare gravi disordini sociali e pericolosissimi assembramenti derivanti dall’esasperazione diffusa;
  • Soggetti che già presentano in maniera evidente e grave sintomi di Covid19 che segnalano la sussistenza di tali sintomi telefonicamente e vengono indirizzati a uscire da casa per recarsi presso i drive-in per il tampone;
  • Persone sane, sia adulti che bambini, che sono costrette a stare insieme a propri congiunti malati di Covid19;
  • Malati di COVID19 in maniera grave che non vengono ospedalizzati, per mancanza di posti letto;
  • Ritardi incredibili nell’espletamento del tamponi molecolari che variano generalmente dai sette ai 15-20 giorni, perfino in coloro che presentano già sintomi;
  • Ritardi inaccettabili nella redazione delle certificazioni liberatorie dagli obblighi di quarantena.
  • Intere famiglie abbandonate a se stesse, senza alcun sostegno sociale e senza che abbiano la possibilità di avere approvvigionamenti di viveri, medicine e generi di prima necessità o di qualcuno che provveda allo smaltimento dei loro rifiuti, che, peraltro, vanno considerati rifiuti speciali sanitari.

Queste sono soltanto alcune delle segnalazioni che ci sono pervenute e danno il quadro di una situazione da “terzo mondo”, pericolosa e angosciante. E considerato che è necessario limitare la diffusione del contagio; che il quadro si aggrava di momento in momento; che l’assistenza medica sul territorio costituisce un presidio essenziale e determinante per contenere gli effetti dei contagi; – vi è l’esigenza di garantire la guarigione dei malati non ospedalizzati ed al tempo stesso di una maggiore attenzione e cura per quelli che necessitano di ricovero. Pertanto è necessario garantire alle famiglie costrette nelle proprie abitazioni sostegno sociale e un efficiente sistema di smaltimento dei rifiuti speciali sanitari.

Tutto ciò premesso e considerato che la situazione è ormai divenuta assolutamente insostenibile e che tutto ciò è di gravissimo nocumento per la vita dei cittadini e per l’economia del territorio.

Le Richieste

  • che le autorità in indirizzo vogliano, ciascuno, secondo i propri doveri, poteri e competenze, intervenire per rimuovere le discrasie nell’applicazione del sistema organizzativo USCA di Messina che sta vanificando gli interventi di contenimento dell’epidemia e l’assistenza ai malati di Covid19;
  • che l’Ill.ma S.ra Prefetto convochi con la massima urgenza i rappresentanti dell’ASP, delle associazioni di volontariato, delle forze dell’ordine affinché vengano garantiti con estrema urgenza ed efficienza i servizi di assistenza territoriale medica e sociale;
  • che il Sindaco crei un’unità di crisi comunale per fronteggiare efficacemente tutte queste problematiche.