Non è più possibile indugiare – dichiara lo stesso Presidente - bisogna attivarsi affinché nel più breve tempo possibile, si riprendano i lavori per la ristrutturazione di questo plesso, anche secondo le indicazioni di sicurezza dal Genio Civile. Nel contempo occorre immediatamente attivarsi per la ripresa dei lavori della struttura di contrada Cuccubello, per la quale sono già spesi decine di miliardi delle vecchie lire, che certamente risulterà più rispondente alle esigenze della vasta utenza dei Nebrodi realizzando così un ospedale che abbia i requisiti di sicurezza e strutturali come previsti dalle normative per l’accreditamento istituzionale. Per fare ciò – continua Laccoto – la soluzione, come già sperimentata in altre realtà , può essere quella di un avviso pubblico volto alla ricerca di un privato che si impegni al completamento dell’ospedale “chiavi in mano†dietro il trasferimento dell’area di sedime dell’ospedale esistente anche con cambio di destinazione d’uso e reperendo eventuali altre somme occorrenti dai fondi regionali recuperati dall’ex articolo 20. Pertanto da subito occorre concentrarsi su uno studio tecnico finanziario e su un bando che consenta di dare una risposta seria e definitiva ai bisogni di salute dei cittadini dei Nebrodi.
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