La situazione determinatasi all’Assemblea Regionale Siciliana e, più in generale, nell’ambito della politica regionale suscita gravi preoccupazioni per la concreta possibilitàdi mantenere la Sicilia dentro i processi di ripresa economica che, con ogni probabilità, dovrebbero avviarsi nei prossimi mesi.
Le lacerazioni che attraversano tutti i partiti presenti all’ARS costituiscono il segno di una crisi profonda sul piano politico e sono il frutto più pericoloso di anni di disattenzione per il risanamento economico e amministrativo.
Una inveterata abitudine all’assistenzialismo non ha consentito di avviare processi virtuosi di risanamento e rigorosa moralizzazione della vita pubblica e imprenditoriale. Qualunque tentativo di invertire comportamenti devianti si scontra, ovviamente, con resistenze trasversali, forze corporative, cattive abitudini diffuse.
È necessario uno scatto d’orgoglio e di senso di responsabilitàche consenta di affrontare con limpida trasparenza i nodi essenziali e strategici dell’economia siciliana e che riesca a riaggregare attorno alle istituzioni democraticamente elette il consenso fondamentale e la solidarietàcivica che possono garantire la realizzazione di un progetto di grande respiro.
È necessario che la Regione Siciliana si impegni nella realizzazione di alcune iniziative strategiche a tutela dei valori
– dell’ambiente,
– della coesione fisica con l’Europa,
– della produttivitàe della competitivitàdi alto livello,
– della funzionalitàdei servizi essenziali,
– della razionalitàe dell’efficienza dell’organizzazione amministrativa,
– della efficacia della leva fiscale per lo sviluppo.
Primo fra tutti, il valore dell’autonomia deve costituire uno strumento e una risorsa fondamentale per dimostrare all’Italia e all’Europa che la Sicilia è in grado di riscuotere fiducia e di meritare investimenti strategici. Il valore dell’autonomia deve potere esprimere la capacitàdi operare nella legalitàe nella correttezza, abbattendo i costi dell’antipolitica e dell’antieconomia e riattribuendo alle giovani generazioni la possibilitàdi trasformare in investimenti produttivi le risorse che vengono liberate.
Il governo che si è formato nel luglio scorso sulla novitàdel rilancio del valore dell’autonomia non può essere disconosciuto e ostacolato sulla strada del rigore e delle riforme. Il fondamento dell’alleanza tra MPA e PDL è costituito dalla scelta vincente e dal legame forte di una nuova assunzione di responsabilitàautonomistica e, proprio per questo, è stato ed è riconosciuto come significativa originalitàdalla politica nazionale e regionale.
Questo governo deve essere sostenuto con lealtàe coerenza dal PdL, che ne è significativamente partecipe, con una consistente rappresentanza in giunta. Questo governo deve operare per la Sicilia, portando a compito i progetti strategici per la riforma delle istituzioni e delle strutture di tutela ambientale; per la riorganizzazione dell’intero sistema di
comunicazione e trasporti che ci lega all’Europa, all’Africa, all’Asia; per la valorizzazione delle energie alternative al petrolio, pulite ed ecologiche; per la razionalizzazione efficiente del sistema sanitario; per la piena utilizzazione dei fondi europei e nazionali che si rischia di perdere; per la valorizzazione turistica e agricola della Sicilia.
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