“La proposta del ministro Calderoli di vincolare i proventi degli enti locali derivanti dall’eventuale vendita dei beni patrimoniali ricevuti dallo Stato non può applicarsi alla Sicilia. Ribadiamo al ministro Calderoli che i beni demaniali ricadenti nel territorio siciliano non si toccano e che la gestione di tali beni spetta unicamente alla Regione. Invitiamo pertanto il Governo a non perseverare nell’intento di mettere le mani sui beni demaniali siciliani perchè nel farlo violerebbe le prerogative attribuite dallo Statuto Siciliano alla Regione stessa, come sancito dall’articolo 32:”I beni del demanio dello Stato, comprese le acque pubbliche esistenti nella Regione, sono assegnati alla Regione, eccetto quelli che interessano la difesa dello Stato o servizi di carattere generale”. In virtù di quest’ultimo, spetta solo alla Sicilia e non allo Stato decidere come amministrare i suoi beni e in caso di vendita di questi come meglio destinare i proventi. Il Governo abbia più rispetto dello Statuto Siciliano, norma di rango costituzionale, e trovi altrove le risorse per finanziare il federalismo”.
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