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MAFIA, ALFANO (IDV): “PDL HA STRATEGIA FILOMAFIOSA PER INTRALCIARE INDAGINI SU STRAGI”

E’ polemica tra Sonia Alfano ed il sendatore pidiellino Achille Totaro.
“Il senatore pidiellino Achille Totaro, comprensibilmente provato dall’obbligo di difendere il suo capogruppo Gasparri, involontariamente spiega con sincerità qual è oggi la strategia filomafiosa con cui l’assembramento politico berlusconiano, di cui il mafioso Dell’Utri è fondatore e Gasparri e Totaro miseri portatori d’acqua, vuole intralciare le indagini che le Procure di Caltanissetta, Palermo e Firenze stanno svolgendo sul bienno stragista 1992-1993 e sulla trattativa fra Cosa Nostra e apparati deviati delle istituzioni, della politica e dell’imprenditoria.
E’ indubbio che gli accordi con gli emissari di Cosa Nostra li hanno avuti il capo di Gasparri e Totaro (Marcello Dell’Utri), ufficiali del Ros come Subranni, Mori e De Donno (colleghi del fratello di Gasparri e il primo anche padre della portavoce dell’ineffabile ministro della giustizia) e altri soggetti tutti orbitanti negli stessi ambienti.
E’ indubbio che è stata la maggioranza berlusconiana a nominare nel 2001 a capo del Sisde il generale Mori e a capo del Dap il magistrato Giovanni Tinebra, il quale ultimo si era adoperato diligentemente a Caltanissetta nella tutela degli interessi giudiziari di Berlusconi e Dell’Utri”.
Lo ha detto Sonia Alfano, europarlamentare e responsabile nazionale del Dipartimento Antimafia di Italia dei Valori, replicando alle dichiarazioni del senatore del PdL Achille Totaro.
“La maggioranza governativa di oggi è semplicemente la diretta proiezione di chi negli anni delle stragi ha fornito il sostegno politico a Cosa Nostra e di chi, negli apparati istituzionali, subito dopo le stragi ha provveduto a depistaggi, trattative ed occultamenti.
Oggi è direttamente il governo a tentare di impedire che siano inchiodati alle loro responsabilità i mandanti esterni delle stragi: il diniego della protezione al pentito Spatuzza, accusatore di Berlusconi e Dell’Utri – sottolinea Alfano – è emblematico.
E quindi Gasparri e Totaro sono indecorosamente costretti a difendere quel Dell’Utri che nel 1992 ha collaborato con i mafiosi che hanno insanguinato Capaci e via D’Amelio con il sangue di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e numerosi giovani poliziotti.
E’ semplicemente ripugnante. E’ da credere che Gasparri e Totaro tra non molto, per continuare a servire il loro capo Dell’Utri – conclude – dovranno quotidianamente frequentare le patrie galere che ospiteranno il fondatore di Forza Italia”.

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