Se De Mauro fosse riuscito a dipanare le nebbie che avevano avvolto quella vicenda, avrebbe senza ombra di dubbio messo a rischio l’impunità di personaggi ‘intoccabili’. Ma non è quella l’unica inchiesta scomoda portata avanti da De Mauro: è chiaro che pagò con la vita il suo essere un giornalista libero e indipendente, che non rispondeva ai dettami di quel potere politico-affaristico-mafioso che, con tutta evidenza, ne decretò la fine. Ed è davvero doloroso ripensare ai quarant’anni di depistaggi, misteri e bugie che hanno coperto i responsabili politico-mafiosi di questa scomparsa. Chi oggi si occupa di informazione ha il dovere di onorare la memoria di De Mauro e degli altri coraggiosi e onesti giornalisti uccisi per essere stati troppo vicini alla verità sui legami tra mafia e politica”.
Lo ha detto Sonia Alfano, presidente della Commissione CRIM (sul crimine organizzato, la corruzione e il riciclaggio di denaro) del Parlamento Europeo, ricordando il quarantaduesimo anniversario della scomparsa del giornalista de L’Ora Mauro De Mauro.
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