Il PD sta gia’ pagando la vicinanza a un governatore. dura denuncia dall’interno della direzione regionale.
“Il PD sta gia’ pagando la vicinanza a un governatore i cui comportamenti, se non rilevanti a livello penale, sono comunque fonte di imbarazzo per chi ha sempre promosso un’etica politica distante anni luce da logiche clientelari. Alla luce di queste evidenze, il Pd non puo’ permettersi di pagare anche lo scotto di un’amministrazione regionale immobile.
Per questo e’ necessario avviare con urgenza quelle riforme strutturali di cui da tanto si parla e di cui però finora non si e’ vista ancora l’ombra”.
Lo ha detto Mariangela Di Gangi, componente della direzione regionale del Partito Democratico, motivando la sua astezione al voto sul documento proposto dal segretario Giuseppe Lupo, che non intendeva rimettere in discussione il sostegno al Lombardo quater.
“Concordo con il segretario Lupo nel dire che allo stato dei fatti l’attuale esecutivo non ha prodotto granche’ e che è necessaria una verfica sull’operato in tempi brevi – continua -Che ne è stato della ripubblicizzazione dell’acqua, di un serio piano di raccolta differenziata che escluda i termovalorizzatori una volta per tutte?
Riusciamo ad imporre a questo governo un uso finalmente virtuoso dei fondi europei? Riusciremo a evitare i tagli all’Ersu e quindi al diritto allo studio?
A queste domande il gruppo Pd all’Ars deve dare delle risposte concrete in tempi rapidi. Altrimenti la credibilità che la Regione sta perdendo agli occhi della cittadinanza rischia di travolgere l’intero partito, compromettendo fortemente la costruzione di una reale alternativa di centrosinistra e lo sviluppo della Sicilia”
“Il caso delle primarie a Milano – conclude – dovrebbe insegnare forse qualcosa anche a noi, circa cosa significhi non interpretare il sentimento politico dei propri elettori”.
Comunicato stampa a cura di Mariangela Di Gangi