Carlo Riggi, psicologo psicoterapeuta, riesce a conciliare efficacemente le sue competenze professionali con l’attività fotografica, realizzando così opere che si presentano come una rivelazione del quotidiano, cosciente rielaborazione della realtà in un’immagine che si fa ricordo delle proprie emozioni.
Secondo Riggi “La fotografia possiede le qualità del sogno” e rende possibile la coesistenza tra la realtà fisica e ciò che risiede nella nostra psiche. In questo sogno collettivo è possibile arrivare al cuore delle immagini proposte, riconoscendo particolari estranei che divengono intimi fin dalla prima visione. Affiorano quindi sentimenti come la tenerezza, la nostalgia e la curiosità, smorzando l’ansia dell’ignoto con la scoperta che, anche in esso, ci sono elementi di familiarità.
I “Naufragi” nascono proprio da questo “perdersi” per poi ritrovarsi, dalla sensazione di arrivare alla propria terra senza possederla fino in fondo, come un estraneo che però è modellato dall’appartenenza all’isola. Quello che Carlo Riggi ci offre è lo sguardo di un Odisseo nell’atto di confrontarsi con le proprie radici e con il mare, che ha accompagnato il viaggiatore formandone l’essenza.
Francesca De Gaetano
Nino Vitale nominato Commissario della Sezione della Democrazia Cristiana. La nota del Segretario provinciale del…
il genio silenzioso che ha ridefinito l’eleganza (altro…)
Patti non cresce, non si rilancia, non sogna più. A dirlo senza mezzi termini è…
Dal convegno promosso da Quater Srl la certezza: nessuna proroga, i progetti vanno chiusi entro…
E’ stato ristretto agli arresti domiciliari l’autore del furto perpetrato ai danni della nostra emittente…
TRA CLOUD E MOBILE BANKING - L’importanza di scegliere siti sicuri