Attualita

MOSTRE – Alba la Mantia dal 3 al 31 dicembre ad Acquedolci

Personale di Pittura di Alba La Mantia organizzato dalla Casa Delle Culture i Acquedolci. Apertura della mostra domenica 3 dicembre alle ore 17,30

Casa delle Culture
via Vittorio Emanuele II, n.3\5 Acquedolci
Note sull’artista:
Alba Rita La Mantia
L’amore per l’arte, nello specifico per il disegno, matura fin dalla più tenera età. Figlia d’arte, infatti lo zio ed il padre erano già artisti, Alba dice ” era assodato che avrei fatto questo “… Dopo aver frequentato degli studi d’arte a Palermo, debutta ufficialmente in questo mondo soltanto nel 2012, in seguito ad un lungo periodo passato “scarabocchiando qua e là” e sviluppando un senso pittorico molto forte.
Appare eclettica nella tecnica, diretta e decisa verso gli obiettivi. L’artista lavora soprattutto su supporti come: tela, carta e pannelli, facendo sì che l’opera celi dietro quei passaggi qualcosa di misterioso, enigmi che verranno risolti solamente da chi saprà spogliare l’opera dai suoi colori, dai suoi strati e dai suoi vulnerabili dubbi. Le sue pennellate appaiono corpose, un materico vitale che dona all’opera dinamismo e personalità, tinte ben abbinate tra loro che danno all’esecuzione forza e decisione. I soggetti rappresentati nelle sue opere sono sempre diversi.
Per Alba una delle fonti più importanti di ispirazione è sicuramente l’universo fotografico dell’est e nord Europa precaduta del muro di Berlino, infatti parlando di “Vespa Vintage” afferma: “Amo risco-prire le arti dell’Est precaduta del muro, poiché non erano ancora contaminate dalle influenze esterne che le hanno rese troppo simili alle nostre. Amo gli scarti, i rottami ricchi di storia che fanno risuonare qualcosa dentro di noi. Ridargli una nuova dignità attraverso l’arte”.
L’artista si svela, si denuda sulla tela, si copre e si scopre continuamente, si veste di strati multiformi e si espone agli occhi dell’attento osservatore. Temeraria e disarmante quindi la sua arte, sovrapposta da continui pensieri e cambiamenti del proprio stato d’animo; racconta attraverso il quotidiano il proprio sentire che oscilla tra l’inattaccabile e la vulnerabilità.
Domenica Scalisi
Tratto dal sito: http://albalamantia.blogspot.it/

Uno sguardo critico alla produzione di Alba La Mantia

Le opere di Alba la Mantia nascono da suggestioni, da interessi, da sensazioni passate o vissute che vengono trasferite con il tratto o coi colori sul supporto cartaceo o telato.
L’interesse che l’artista dimostra per il mondo è vario perché diversi sono i momenti del suo mondo. Il suo sguardo si sofferma oggi su un ritratto, magistralmente eseguito con la matita e con la sapienza del chiaroscuro; domani la sua sensibilità è catturata dai personaggi che hanno come sfondo le case di Aleppo, e nel contempo affiorano nelle sue opere ricordi del passato, dei flash-back vissuti in una città fantastica che esiste solo nella sua coscienza.

Alba La Mantia dipinge o disegna, o rappresenta, ed ogni sua opera vuole essere un racconto che parla della storia racchiusa sul foglio bidimensionale, storia che vorrebbe fuoriuscire dal supporto pittorico per parlare di sè, per comunicare agli altri “quel momento” che è rappresentato nel quadro, quel momento apparentemente reso con semplicità sul foglio o sulla tela, ma che di fatto è tutt’altro che semplice ed ordinato. Spesso “quel momento” di rappresentazione artistica è estremamente complesso, pieno di dettagli e sfumature, e denso di personalismi dell’artista.

Quando ho visto per la prima volta un gruppo di lavori dell’artista, ho ricordato la prima volta che in Spagna, studiai, alcuni aspetti di Picasso. Mi stupii nel vedere i volti estremamente reali del primo periodo del giovane Picasso, così diversi da quelli raffigurati nello studio per le madamoiselle d’Avignon e mi immedesimai nel capire il travaglio dell’artista, nell’avere affrontato il percorso arduo che da una rappresentazione dal vero approda al cubismo.
Nel vedere,le opere di Alba, i suoi ritratti dal vero, la sua cinquecento, la sua vespa, e altri lavori, cosi veritieri, così estremamente dettagliati, si intuisce anche in lei, come in tanti artisti noti, il “travaglio energico”, il lavoro di “navigazione” verso altri approdi più ardui, dove il quadro narra la storia di un racconto nuovo della Sicilia, o di una nuova fantastoria.
E poi, quando pensi di avere capito tanto dell’artista, Alba La Mantia ti sorprende, di nuovo, con opere che raffigurano lavori fantastici fatti di architetture di città con skyline svettanti verso il cielo in un tripudio di colori, ma mentre chiunque penserebbe che quel quadro raffiguri i palazzi del domani, l’artista Alba la Mantia, sbaraglia tutti e stupisce, ancora una volta, affermando che quelle non sono architetture del futuro, ma piuttosto rappresentano un flash back sul suo passato, sulla sua vita di ieri.
L’artista, in una rielaborazione personalissima, attraverso la sua coscienza, reinventa il suo passato, in una maniera così personale, cosi piena di tratti e di colore, da farlo sembrare attuale, in simbiosi col presente.
E questo suo presente, fatto di fogli che la astraggono dalla vita reale, che la fanno vivere nelle rappresentazioni eseguite con perizia, con meticolosità, con passione, ci fanno cogliere gli aspetti del suo impegno, della sua produzione, che affascina il fruitore, che talvolta vorrebbe entrare nelle opere esposte per coglierne gli aspetti e i piu’ reconditi significati, ma che può entrare solo se per un attimo il suo animo coglie, in una sorta di simbiosi, quell’animo che palpita dalla produzione artistica esposta alla visione.

Giuseppe Rando

tratto dalla pagina facebok dell’artista

 

Redazione Scomunicando.it

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