“Vogliamo l’acqua dal rubinetto, non il ponte sullo Stretto”
La grave situazione idrica in atto a Messina e in Sicilia sta mettendo in crisi i cittadini, mentre le intenzioni sul ponte da parte del Governo
Un corteo partecipatissimo, partito da piazza Cairoli, con attivisti arrivati anche da fuori dall’area dello Stretto per manifestare dissenso e indignazione contro la mega opera, dopo aver percorso le vie cittadine, con interventi al microfono di vari attivisti, si è concluso a piazza Lo Sardo. Unica soluzione per i manifestanti: “Chiudere la Stretto di Messina Spa”. Tra le tante realtà, il corteo si è arricchito della presenza dell’equipaggio
“Vogliamo l’acqua dal rubinetto, non il ponte sullo Stretto”. Lo slogan è quanto mai attualissimo, per questo a molti appare coniato giusto in occasione della crisi idrica che stanno vivendo la Sicilia e Messina. Ma non è proprio così, perché gli attivisti No ponte, in piazza, nei cortei, ovunque, lo urlano da oltre dieci anni. Adesso, la crisi idrica è al suo massimo storico, mentre il ponte, dal canto suo, l’opera più politica di sempre, avanza con prepotenza nelle intenzioni del ministro Salvini, della Stretto di Messina Spa e del general
Per questo, il movimento No ponte è sceso nuovamente in piazza, crescendo ancora nei numeri, nella rabbia e nei contenuti a pochi mesi dall’ultima manifestazione di Villa S.G., lo scorso 18 maggio.
Una manifestazione importante, i cui partecipanti, hanno raggiunto l’attendibile cifra di cinquemila unità.
Un corteo imponente e colorato, partito da piazza Cairoli, ha percorso il viale San Martino, via Nino Bixio, via Cesare Battisti, via Tommaso Cannizzaro e via Porta Imperiale, per concludersi a Piazza Francesco Lo Sardo, più conosciuta come piazza del Popolo, stavolta più che mai stracolma del “popolo”
Al corteo di ieri hanno partecipato tanti liberi cittadini assieme a molteplici realtà, con rappresentanti e delegazioni messinesi, siciliane e calabresi, e altre provenienti da varie parti d’Italia. Movimenti, associazioni,
Sull’argomento ponte c’è ormai una statistica che conferma una regola: ad ogni proclama pro-ponte, con relativo giro di vite attraverso provvedimenti a carattere d’urgenza, si verificano spesso emergenze derivanti da mancanza di prevenzione. Prima le alluvioni, poi gli incendi, adesso la crisi idrica. Cosicché, ad ogni manifestazione No ponte, gli argomenti non fanno che crescere. E si va avanti così.
“Lo stretto di Messina non si tocca, Calabria e Sicilia unite nella lotta”, recitava uno degli slogano più urlati nel corteo. Come anche “I popoli in rivolta scrivono la storia. No ponte fino alla vittoria”. Tutti gli argomenti oggetto di contestazione sono stati trattati negli interventi al microfono lungo il percorso: “Hanno creato il ponte-spezzatino e il ddl sicurezza. Abbiamo sventato i loro piani…Ma noi conosciamo le nostre priorità. Senza acqua non c’è vita.
Ponte, ma non solo. Perché la politica in difesa dei territori può avere anche collegamenti e affinità politiche di respiro internazionale, specialmente in questo terribile momento in cui si sta vivendo lo sterminio palestinese. Di particolare rilievo, la presenza nel corteo dell’equipaggio dell’imbarcazione Handala di Freedom Flotilla Coalition, giunta venerdì in città, prossima alla partenza per Gaza,
di Corrado Speziale
Nino Vitale nominato Commissario della Sezione della Democrazia Cristiana. La nota del Segretario provinciale del…
il genio silenzioso che ha ridefinito l’eleganza (altro…)
Patti non cresce, non si rilancia, non sogna più. A dirlo senza mezzi termini è…
Dal convegno promosso da Quater Srl la certezza: nessuna proroga, i progetti vanno chiusi entro…
E’ stato ristretto agli arresti domiciliari l’autore del furto perpetrato ai danni della nostra emittente…
TRA CLOUD E MOBILE BANKING - L’importanza di scegliere siti sicuri