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PD MESSINA – L’Amministrazione Comunale non ha una politica per l’Ambiente cittadino

“L’Amministrazione Comunale non ha una politica per l’Ambiente cittadino”, è la denuncia del PD messinese. Di seguito il documento del Partito Democratico.

Documento sul degrado ambientale e l’immobilismo dell’amministrazione comunale dell’ato3

Anche se il 70% del territorio comunale rientra all’interno della delimitazione Zps e Sic e queste aree hanno canali privilegiati di finanziamento comunitario, l’Amministrazione non si è attivata dotandosi di un Parco Progetti relativo alla fascia collinare o alle proprietà del Comune di Messina.

L’alveo dei torrenti cittadini veniva annualmente ripulito da ingombranti, vegetazione spontanea, e discariche abusive con l’impiego di somme rientranti nel piano finanziario dell’ATO3.
Non sono state eseguite le potature anche se nei due anni precedenti era stato redatto un Piano organico che ha portato all’eliminazione di situazioni di rischio per l’incolumità e l’ igiene cittadina con un costo pari a circa 75 €/pianta nel primo anno e circa 35 €/pianta nel secondo anno.

Abbiamo assistito in questi mesi all’abbattimento di 39 pini sulla circonvallazione, 13 querce sul Boccetta e diversi Bagolari su Via La Farina. In meno di un anno sono state eliminate più piante di quante non ne siano state nei decenni precedenti. Queste piante erano tutte in buono stato di vegetazione e potevano essere salvate. (tutto documentabile fotograficamente). Nonostante siano stati richiesti approfondimenti rispetto a questi abbattimenti l’Amministrazione e l’ATO3 ha continuato ad eseguire i lavori senza dare spiegazioni..

E’ stato istituito “un” Comitato per la salvaguardia del verde urbano (delibera 208 del 09.03.09) nel quale vengono nominati ingegneri, architetti, botanici, Vigili Urbani, Vigili del Fuoco, il presidente dell’ATO3 (??), dipendenti della Forestale che operano in ambito completamente diverso e l’agronomo che ha abbattuto tutte le piante di cui sopra.

Quale sarà il futuro del verde a Messina?

L’ATO è al momento amministrata in modo pessimo, non ha più perseguito l’obiettivo principale del Piano d’Ambito di una maggiore raccolta

differenziata al fine di ridurre sempre più i rifiuti da smaltire in discarica e quindi i costi relativi.
Siamo nell’imminente arrivo della stagione estiva e siamo dinnanzi ad un governo della città che non ha una politica di igiene ambientale. Una città come Messina non può candidarsi ad essere una città turistica se chi governa non è in grado nemmeno di mantenerla decorosa e pulita.

La scerbatura sembra sia stata affidata a Messinambiente ma ancora oggi non si conoscono criteri e metodologie di intervento, personale e mezzi da utilizzare, né se è stata valutata la possibilità di intervenire con altre metodologie di lotta alle infestati. Attualmente i Quartieri ed anche le strade principali sono ingombre di vegetazione erbacea infestante. Le aree verdi versano in stato di evidente degrado. Stesso discorso vale per la pulizia delle spiagge e per la lotta alla zanzara tigre.

La situazione descritta deriva principalmente dalla mancata approvazione del Piano Finanziario dell’ATO3 redatto ed approvato dal Presidente dell’ATO3 e bocciato dal Comune di Messina che come Capo di Gabinetto del Sindaco ha il summenzionato Presidente Ruggeri. Il Piano redatto dall’Ato prevedeva una spesa di 47 mln di euro, il Comune invece ne riconosce solo 37mln.

Oggi si annuncia l’imminente inizio degli interventi, ma a maggio inoltrato senza alcuna programmazione, senza raccordo con i quartieri, il servizio entrerà a regime in piena estate, e senza una efficace riqualificazione del verde e dell’ambiente.
Ad oggi l’ATO3 non ha risposto a richieste di visione di documentazione pubblica avanzate da Consiglieri Comunali, Partiti e privati cittadini a causa della Privacy o della non adeguata motivazione delle richieste. Questo dimostra gravi deficit di trasparenza nella gestione.

PROPOSTE

Riprendere una politica seria tendente ad incrementare la raccolta differenziata invertendo le attuali scelte dell’ amministrazione che hanno, da un lato cancellato la raccolta porta a porta che aveva dato ottimi risultati, e dall’altro utilizzato 170 operatori del servizio civile nazionale che ad oggi risultano non impiegati nella promozione della differenziata così come annunciato;

realizzare una programmazione annuale dei servizi di scerbatura, cura delle aree verdi, pulizia spiagge e torrenti, lotta alla zanzara tigre, pulizia dei cimiteri, al fine di garantire un ordinario decoro ambientale in una città che deve puntare sempre più sul turismo e sull’accoglienza;

salvaguardare tutte le professionalità che si sono maturate negli anni, a maggior ragione se si tratta di persone socialmente svantaggiate, così come sottolineato dal Prefetto nella lettera inviata al Sindaco e alla Regione. Oggi invece si mettono sulla strada professionalità maturate e si da incarico ad una cooperativa che impiega nuove unità di lavoro. Chiediamo di garantire la continuità lavorativa dei precari attraverso il loro impiego nei servizi;

rinnoviamo la richiesta di dimissioni del Presidente dell’ATO3. La concentrazione in capo al Dott. Ruggeri dell’incarico di Presidente e Amministratore delegato dell’ATO3, di Capo di Gabinetto, di dirigente del Polo Catastale, ha provocato grave imbarazzo alla città ma non al primo cittadino, e a questo si aggiunge la delicata posizione di Ruggeri di essere in contenzioso con il Comune che egli rappresenta come Capo di Gabinetto del Sindaco. Anche alcuni consiglieri comunali di maggioranza hanno ritenuto di dover inviare un esposto alla Procura sulla vicenda, questo dovrebbe portare i consiglieri a chiedere ai loro partiti di riferimento di ritirare gli assessori dalla giunta per mancanza di fiducia nei confronti del Sindaco.

 

 

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