Così Mariangela Di Gangi, eletta nell’assemblea regionale del PD siciliano, commenta la riunione dell’organismo che si è tenuta ieri a Palermo (vedi articolo precedente con dichiarazione di un’altra delegata, Francesca Natoli di Brolo).
“Niente di più lontano da ciò di cui il partito, dopo la batosta di Palermo e il fallimento del sostegno al governo Lombardo, ha più bisogno in questo momento, ossìa ascoltare la base e quei delegati eletti nei gazebo delle primarie. – continua – Oggi, nuovamente, i dirigenti del PD siciliano sono arrivati da noi pensando di dover affermare che c’erano vinti e vincitori. E non è così, perchè quando si perde, in un partito, si perde tutti. Oggi nessuno di loro ha avuto l’umiltà d’ammettere che si è sbagliato da qualche parte. Non pretendevamo nessuna resa dei conti, ma almeno un’assunzione di responsabilità. E invece si sono tornati a chiudere nel loro gruppetto autoreferenziale, nella speranza di portare a casa l’unica cosa che gli interessa davvero: la loro stessa sopravvivenza.”
Mariangela Di Gangi
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