Cronaca

PROCESSO NEBRODI 2 – Accolte dal Tribunale di Messina le richieste di costituzione di parte civile di quattro associazioni antiracket

Sono state accolte dal Gup del Tribunale di Messina Monia De Francesco le richieste di costituzione di parte civile di quattro associazioni del movimento antiracket “Sos Impresa – Rete per la Legalità”, per il processo scaturito dalla maxi inchiesta antimafia “Nebrodi2”.

«La costituzione di parte civile rappresenta storicamente un momento fondamentale ed importante per testimoniare attivamente la presenza costante del nostro movimento accanto alle vittime», dichiara Giuseppe Scandurra, Vice Presidente Nazionale Sos Impresa – Rete per la Legalità.
il comunicato stampa
Sono state accolte dal Gup del Tribunale di Messina Monia De Francesco le richieste di costituzione di parte civile di quattro associazioni del movimento antiracket “Sos Impresa – Rete per la Legalità”, per il processo scaturito dalla maxi inchiesta antimafia “Nebrodi2”
sulle estorsioni ai danni di imprenditori del comprensorio di Montalbano Elicona per il controllo del territorio e le truffe nell’ottenimento dei contributi erogati dall’Unione Europea attraverso l’Agea. Le costituzioni di parte civile sono state avanzate ed accolte, in sede di udienza preliminare, dal Coordinamento Regionale Rete per la Legalità Sicilia, rappresentato dall’avvocato Nino Gerbino, e dalle associazioni “Rete per la Legalità Messina”, rappresentata dall’avvocato Nino Todato, “Rete per la legalità Barcellona”, rappresentata dall’avvocato Marco Conti Gallenti, ed Acis di Sant’Agata di Militello, rappresentata dall’avvocato Ubaldo Musarra.
«La costituzione di parte civile rappresenta storicamente un momento fondamentale ed importante per testimoniare attivamente la presenza costante del nostro movimento accanto alle vittime», dichiara Giuseppe Scandurra, Vice Presidente Nazionale Sos Impresa – Rete per la Legalità. «Una presenza che il coordinamento nazionale e regionale e le associazioni sul territorio portano avanti con impegno e dedizione, che trova una straordinaria testimonianza nella presenza tra le parti civili costituite di ben otto persone offese che con grande coraggio, dopo aver dato con le loro denunce un impulso determinante alla fase investigativa, sono pronti oggi ad affrontare il processo guardando in faccia ed a testa alta i loro estorsori. Al loro fianco noi ci saremo sempre – conclude Scandurra – per ribadire in maniera convinta e decisa che solo scegliendo di fare squadra insieme allo Stato si possono raggiungere risultati significativi nell’affermazione dei principi di legalità e giustizia a garanzia della dignità e della libertà delle persone oneste».

Redazione Scomunicando.it

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