L’assessore ha anche aggiunto nei ringraziamenti il soprintendente, i dirigenti Mercurio e Scuto e l’impresa che ha eseguito i lavori a regola d’arte. Ovviamente ha anche evidenziato la scelta responsabile di attingere dal bilancio comunale i fondi necessari per effettuare in proprio l’indispensabile intervento, “al fine di tutelare al meglio la memoria storica della nostra comunità, rendendo i luoghi finalmente fruibili e decorosi e consegnando alla città una struttura che oggi, alla luce dei risultati del restauro, ridiventa dopo decenni di abbandono un monumento da visitare e promozionare – anticipando, quasi una promessa elettorale – che lungo la strada intrapresa e ridare visibilità a tutta la cinta muraria, i cui resti sono ancora presenti e che meritano di essere recuperati insieme all’altra via d’accesso alla città vecchia, che si trova a poche decine di metri di distanza dalla Porta”.