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REGIONE SICILIANA – Petrucci: “E’ eversione”

Se il Presidente, per altro espresso ed appoggiato da uno schieramento che ottiene un premio di maggioranza, non può governare, l’unico rimedio è il ritorno alle elezioni.          
Raffaele Lombardo, presidente della Regione siciliana, ha azzerato la giunta espellendo chi gli remava contro. Per ritorsione, i suoi ex alleati del Pdl e gli ex amici cuffariani, cercano di azzerare lui, con una mega arma legislativa, nientemeno che con una riforma costituzionale dello Statuto regionale che, però, sa tanto di  decretum principis.

I dirigenti del  c.d. Popolo della libertà, l’eversione antidemocratica l’hanno nel sangue e nella mente, come per altro, il loro capo.
Il progetto di riforma costituzionale relativo allo statuto regionale, ancora una volta evidenzia la natura eversiva del loro intendere e fare politica.
In sostanza, con il consenso dell’UDC di Cuffaro, vogliono poter sfiduciare il presidente della regione, mandarlo a casa, ma restando incollati alle poltrone dell’ARS e del potere, conquistate con notevole dispendio di fatica e di risorse. Definiscono l’operazione col nome suggestivo di sfiducia costruttiva. Barano, giocano con le parole, come spesso fanno, ma di grande riforma nell’interesse delle istituzioni e della gente, non c’è nulla. C’è una cosa loro ad personam. Una faccenda personale, come ad personam concepiscono le istituzioni, la giustizia, l’economia, l’informazione, il potere: con l’ausilio di un fascismo strutturato e irrefrenabile come quello del loro capogruppo ala Camera Gasparri, primo firmatario del disegno di legge.
Non è costituzionalmente pensabile un doppio regime per l’elezione del presidente della regione.
E’ stata scelta l’elezione diretta da parte dell’elettorato: opzione normativa che è di sistema, inquadrata in un meccanismo istituzionale che sottrae all’assemblea il potere di eleggere il capo dell’esecutivo regionale.
Se il Presidente, per altro espresso ed appoggiato da uno schieramento che ottiene un premio di maggioranza, non può governare, l’unico rimedio è il ritorno alle elezioni, alla nuova scelta del popolo sovrano: per il Presidente e per l’Assemblea.
Rimedi di ripiego sono surrettizi e antisistema. Sono appunto, ad personam, ad castam; nel concreto, a favore di un ceto politico imbelle ma sfacciato, incompatibile con la democrazia e gli interessi popolari.

Pdci Messina

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