FRONTE MARE
Una società – l’azienda edile israeliana, Harey Zahav (Montagne d’oro) – già pubblicizza proprietà “coloniali”. L’immobiliare partita da un piccolo sobborgo di Ariel, una delle colonie più grandi e popolose in Cisgiordania, oggi gestisce progetti molto più ambiziosi. Il disegno di una mezza dozzina di villette tra le macerie di Gaza e sopra la scritta “Svegliatevi, una casa al mare non è un sogno!”. Così viene pubblicizzata sui social il progetto di nuove colonie nella Striscia. L’impresa si definisce “leader nel mercato immobiliare in Giudea e Samaria” e costruisce insediamenti ebraici in Cisgiordania.
Quando è iniziata la guerra, alcuni dipendenti dell’azienda si sono arruolati per combattere a Gaza. Tra questi anche lo stesso amministratore delegato Shlomo Warmstein. Aspetto di cui vanno particolarmente orgogliosi, tanto da pubblicizzarlo a più riprese sui social.
Non mancano, però, i commenti di condanna all’azienda.
Fonte: Il Fatto Quotidiano.
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