Quindi alla fine di una lunga camera di consiglio, la corte d’appello di Messina – presidente Maria Tindara Celi, a latere Carmelo Blatti e Bruno Sagone – ha rideterminato le condanne per il finanziere Gaetano Forestieri e per il pasticcere Giovanni Gugliandolo, imputati nel processo per la morte di Lorena Mangano.
Ridotta da 11 a 10 la pena per Forestieri e da 7 a 6 quella per Gugliandolo.
Di fatto i giudici hanno eliminato una circostanza aggravante.
I giudici hanno sentito un testimone che non era mai stato ascoltato in aula, ma presente al momento dell’incidente stradale avvenuto a Messina tra il 25 ed il 26 giugno 2016.
Ed hanno ritenuto irrilevante ascoltare il consulente del pm, Santi Mangano.
I legali della difesa, Salvatore Silvestro per Gaetano Forestieri, Pietro Luccisano per Giovanni Gugliandolo e gli avvocati delle parti civili, Filippo Pagano, Roberto Argeri e Francesco Rizzo che rappresentano i familiari di Lorena Mangano e l’Associazione Italiana delle Famiglie delle Vittime della Strada – dovranno attendere novanta giorni per le motivazioni e solo per questo tempo sono state sospese le misure cautelari.
Foresteri e Gugliandolo si stavano sfidando in pieno centro a Messina, una vera e propria gara di auto e Lorena Mangano venne a trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Ferma al semaforo di via Torrente Trapani, aspettò il verde per immettersi sul corso con la propria Panda, ma il drammatico schianto ha fermato la sua vita. Ricoverata al Policlinico mori’ il 28 giugno mentre i suoi organi vennero donati.
“Siamo fermamente convinto dell’innocenza del ragazzo – commenta l’avvocato Piero Luccisano, difensore di Gugliandolo – ricorreremo in Cassazione”. Annuncia ricorso alla Suprema Corte anche l’avvocato Salvatore Silvestro, legale di Forestiere.
In primo grado Forestiere era stato condannato in abbreviato ad 11 anni, 7 anni invece la condanna per Gugliandolo.
Fu una delle prime condanne per omicidio stradale, dopo l’introduzione della nuova legge. La famiglia è stata assistita