“Oggi ho ritrovato quella Sicilia attiva che, dal basso, contribuisce allo sviluppo economico e al benessere sociale dell’Isola.
Una Sicilia che non trova rappresentanza politica nelle istituzioni, ma che nonostante ciò porta avanti con tenacia esperienze virtuose nei territori. Il manifesto che oggi abbiamo redatto parte sì dalle criticità della regione, ma va oltre, delineando un programma che è insieme presa di coscienza e atto di responsabilità nei confronti della nostra terra”.
Così Rita Borsellino, eurodeputata e presidente di Un’altra Storia, ha chiuso i lavori di “Sicilia bene comune”, il progetto promosso da Un’altra Storia che a Pollina, domenica, ha messo insieme più di 300 soggetti provenienti da tutta la Sicilia, tra associazioni di categoria, cooperative, sindacati, ambientalisti, imprenditori, gruppi di acquisto solidale.
Ma anche docenti, professionisti, operatori culturali e amministratori locali.
“Non si tratta di un nuovo partito, né di una nuova organizzazione burocraticamente strutturata – dice Alfio Foti, coordinatore di Un’altra Storia – ‘Sicilia bene comune’ è l’opportunità per l’altra Sicilia di sviluppare un percorso politico concreto, lontano da interessi clientelari, ma piuttosto indirizzato al perseguimento del bene comune”.
La prima giornata di lavori di “Sicilia bene comune” ha visto la costituzione di otto agorà tematiche (lavoro, economia solidale, ambiente, benessere, partecipazione, saperi e conoscenze, cultura e pace), ciascuna delle quali ha elaborato proposte poi confluite in un manifesto politico.
Proposte come la bozza di legge sulla partecipazione, la ripubblicizzazione dell’acqua, la legge quadro di riordino delle politiche sociali, la defiscalizzazione degli investimenti culturali, la promozione dei piani paesaggistici e dei centri storici.
“Sicilia bene comune”, poi, è stata anche l’occasione per lanciare il progetto della Rete dell’economia solidale, un network che mette insieme cooperative, associazioni e gruppi di acquisto solidale già attive da tempo nel territorio siciliano. La rete verrà presentata il prossimo 2 aprile a Enna.
“Oggi Pollina è stato il capoluogo di quella Sicilia che vuole promuoversi a partire dalla partecipazione e attraverso lo sviluppo sostenibile – dice Magda Culotta, sindaco di Pollina – Un modello di crescita economica e sociale che è poi quello che stiamo portando avanti in questo comune”.
Ufficio stampa e Comunicazione
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