Intanto, l’organizzazione dell’istruzione non può essere fatta tenendo conto solo di indicatori numerici, ma deve guardare alla composizione e alle necessita del territorio. E poi, se i tagli – che sono l’ultimo regalo del peggiore Ministro della Pubblica istruzione che la Repubblica abbia mai avuto – erano indispensabili per risparmiare, essi non possono essere fatti a macchia di leopardo, avvantaggiando sempre e comunque i centri più grossi, che non vengono mai toccati, dove, in luogo dei 3 Istituti se ne potrebbe fare uno, ma andrebbero proposti centrando almeno l’obiettivo economico. La spoliazione istituzionale dei piccoli centri a favore dei paesi più grandi non è più tollerabile.
Noi a questo gioco al massacro non ci stiamo più.
Faremo valere le nostre ragioni nel tavolo tecnico regionale, con l’obiettivo di ribaltare quel parere assurdo e proporre una vera razionalizzazione della rete scolastica.
B. C. Sindaco del Comune di Sant’Angelo di Brolo.
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