“Sulle nomine dei dirigenti e dei sopraintendenti effettuate dal Governo Lombardo è andata , nuovamente, in scena la peggiore politica, con buona pace della tanto decantata rottura con vecchie pratiche di spartizione e di lottizzazione. Il PD ,spiace constatarlo, si è reso disponibile ad un operazione che conferma come l’unico collante della maggioranza attuale dentro l’ARS sia il potere” lo dichiarano in una nota Simone di Trapani e Sergio Lima , rispettivamente componente dell’esecutivo regionale e coordinatore provinciale di Palermo di Sinistra Ecologia e Libertà. Per i due esponenti del partito di Vendola “ i beni culturali e le enormi ricchezze storiche ed ambientali della Sicilia possono davvero rappresentare un binario importante per uno sviluppo stabile della nostra Terra a patto che vengano ,però, gestiti secondo criteri di efficienza e non come strumento per la distribuzione di poltrone e favori. Le ingenti risorse che arriveranno dai fondi europei per la valorizzazione e la conservazione dei BB.CC. in Sicilia avrebbero richiesto l’individuazione e la valutazione di competenze e non dei curricula politici. Il rischio concreto che come SEL vediamo – conclude la nota- è che queste nomine rappresentino solo il primo atto di una più complessa operazione politico-elettorale che preveda l’occupazione di tutti i posti chiave nella gestione dei fondi europei che ,in tal modo, non serviranno per lo sviluppo e la crescita dell’Isola ma solo per il rafforzamento delle satrapie elettorali di questo o quel deputato regionale.”