Primo fra tutti Ruggero Razza, coordinatore dell’evento, su designazione del segretario regionale Gino Ioppolo, e poi sul volto dei tanti dirigenti e volontari che hanno contributo alla riuscita della kermesse.
Per tre giorni, la stupenda villa comunale taorminese è stata palcoscenico di un significativo momento di aggregazione comunitaria ma anche di confronto con gli altri, con i simpatizzanti, i curiosi, persino qualche avversario politico. Gli ingredienti c’erano tutti: confronti, dibattiti, musica , gastronomia, con particolare attenzione, naturalmente, alle specificità siciliane.
La prima sensazione che si coglie è che il movimento guidato da Storace – e che in Sicilia trova il suo riferimento in Nello Musumeci – gode di rispetto da parte di tutte le forze politiche presenti nella geografia italiana. Lo confermano le presenze degli esponenti che si sono alternati nei tre giorni sul palco di Taormina: dal leader del Pdl Angelino Alfano a Mimmo Nania, Fabio Rampelli, Luigi Compagna; e ancora Adolfo Urso, Pasquale Viespoli, Silvano Moffa, il ministro Romano, il sottosegretario Carlo Giovanardi, il leghista Speroni, il presidente nazionale della Unione Province Giuseppe Castiglione, il presidente della Regione Abruzzo Chiodi, il leader di Forza Sud Gianfranco Miccichè, l’esponente del Partito Democratico Enzo Bianco, il deputato autonomista lombardiano D’Agostino, il presidente di Condindustria Sicilia Ivan Lo Bello, il segretario confederale della Cisl Luigi Sbarra. Di spessore culturale gli interventi di Gianluigi Paragone, vicedirettore di Rai Due, di Matilde Leonardi, presidente dell’Osservatorio nazionale per la Disabilità, del consigliere di Stato Francesco Verbero, dell’editorialista Enzo Vitale, dello scrittore Pietrangelo Buttafuoco, molto applaudito dal pubblico, come il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, che lo ha preceduto.
Ma la Festa è stata soprattutto per il popolo della Destra, presente a Taormina con rappresentanze di dirigenti e militanti provenienti da tutta Italia: dal Piemonte alla Calabria, dal Veneto alla Puglia, dal Lazio all’Abruzzo, dalla Toscana alla Campania e persino dal lontano Friuli Venezia Giulia. per testimoniare entusiasmo, interesse, spirito di gruppo.
A fare gli onori di casa, nel corso dei tre giorni, è stato il sottosegretario Nello Musumeci, soddisfatto dell’esito della fatica organizzativa e già pronto a rimettere in moto la macchina per l’edizione 2012, mentre si guarda al congresso nazionale di novembre a Torino, per decidere quale peso e ruolo dovrà avere la Destra politica in Italia, in questa fase difficilissima e incerta per il Paese.
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