11 SETTEMBRE – Fra tre giorni , nel 2001, l’attacco alle torri gemelle
News

11 SETTEMBRE – Fra tre giorni , nel 2001, l’attacco alle torri gemelle

11_settembre_devilface11 settembre 2001, 9 anni fa l’attacco alle torri gemelle , fra poco non ci sarà media che non ricorderà, rievocherà, documenterà con immagini, viste e riviste, quel giorno che per molti ha cambiato la storia.
Noi vogliamo ricordare i morti, il lavoro instancabile dei pompieri, lo sdegno verso chi usa e fa il terrorismo ed ancora le vittime dimenticate, quelli dei danni collaterali, derivanti dai fumi, dalle sostanze tossiche inalate dopo i crolli.
Vogliamo ricordare gli orfani, le vedove, i singoli drammi familiari che la tragedia delle Torri Gemelle avvolse e coinvolse.
Ci piace meno rammentare tante altre stantie commemorazioni delle vittime di Ground Zero, tutte quelle parate per non dimenticare l’attacco terroristico al World Trade Center di New York.
E ci lascia ancora sgomenti la drammatica sequenza dell’attacco con gli aerei kamikaze; la fuga da Manhattan; l’uso mediatico di quella disperazione; le immagini di quei puntini, uomini ancora vivi, che “volavano” dai piani più alti delle torri gemelle.
Se fu vero terrorismo… tutti siamo vulnerabili. Grande lezione che tocca chi pecca di superbia.
Se fu dell’altro, e la verità ufficiale copre quella cospirative sulla tragedia dell’11 settembre 2001, ed allora c’è tanto più da riflettere.
Infatti la tesi del complotto non sono in molti ad escluderla  e si spingono anche più in la come fa anche il National Geographic Channel.
Le domande che in tanti si fanno sono:
Le Torri Gemelle sono state fatte implodere volutamente.
Il Pentagono? Colpito da un missile.
L’11 settembre? Un grande complotto,
ordito dal governo americano e dalle sue forze armate.
Fantapolitica? Tutt’altro: sono alcune delle teorie cospiratorie che ruotano intorno a quella tragica giornata che sconvolse il mondo intero.
La versione ufficiale è nota: terroristi islamici dirottarono alcuni voli di linea, facendoli schiantare contro il World Trade Center e il Pentagono e provocando la morte di circa 3.000 persone. Tuttavia, secondo un sondaggio del 2006, il 33% degli americani non credeva a questa versione.
Negli USA è nata addirittura un’organizzazione, 9/11 Truth Movement, che propone una contro-teoria: è stato l’apparato militare americano a organizzare gli attentati, rimpiazzando gli aerei dirottati con dei veicoli telecomandati.
“Il nostro Paese, il nostro governo, la nostra stessa mentalità non sarebbero quelle di oggi, se non ci fosse stato l’11 settembre” – spiega Dylan Avery, sostenitore delle teorie cospiratorie e regista del documentario sul tema Loose Change che tanto successo ha avuto sul web.
Ahmadinejad capo indiscusso del regime Iraniano ha ribadito recentemente la convinzione che l’11 settembre e’ stato un complotto degli Usa per giustificare l’attacco all’Afghanistan.
Quegli avvenimenti, ha affermato Ahmadinejad sono stati ‘una complicata messinscena e un atto dei servizi segreti’. ‘
I fatti dell’11 settembre – ha aggiunto – sono stati una grande falsificazione usata come pretesto per la campagna contro il terrorismo e preludio all’invasione dell’Afghanistan’.
11_settembre_Q33
Ma l’11 settembre ha suscitato altri interrogativi 
Il diavolo tra le fiamme?
Quella visibile sotto a sinistra la prima foto a diffondersi subito dopo l’11 settembre 2001: il volto del demonio si distingue tra le nuvole del fumo. La foto che lo dimostrerebbe è stata scattata da Mark Phillips, un fotografo free-lance. Ma in realtà è il cervello umano che tenta di dare una sembianza a delle forme indefinite: questo fenomeno prende il nome di « pareidolia »
Alla stessa categoria appaiono i volti di Padre Pio che comparirebbero sui muri (in realtà semplici macchie di umidità), presunte apparizioni di fantasmi tra le tenebre della notte (ma sono solo giochi di luce) e persino la faccia marziana di Cydonia, in realtà una collina erosa dal vento, ma diventata per anni il vessillo degli ufologi, al punto da ispirare fortunati film come “Mission to Mars”. Pensate del resto a quanti fotogrammi si possono scattare di una nube di fumo in movimento, e vi accorgerete che uno di essi poteva benissimo rappresentare un angelo… 
Nostradamus
quasi sempre dopo ogni tragedia arriva la profezia di Nostradamus corrispondente. Ecco i versi che già il 12 settembre circolavano su internet: “Nella città di Dio ci sarà un gran tuono/Due fratelli fatti a pezzi dal caos/Mentre la fortezza resiste/Il grande leader soccomberà/La terza grande guerra comincerà quando la grande città brucerà”. Sarebbero stati scritti da Nostradamus nel 1654. A parte il fatto che Nostradamus è morto nel 1566, e che New York non può certo essere definita “la città di Dio”, questa quartina è apocrifa: i versi sono di Neil Marshall, uno studente canadese che li ha utilizzati per mostrare come sia facile scrivere profezie generiche che si possono adattare a d eventi diversi.
I soliti imbucati?
Nelle Twin Towers lavoravano 4.000 cittadini ebrei, si è scritto, ma nessuno di loro si è presentato al lavoro l’11 settembre, perché avvertiti dai servizi segreti israeliani. Questa notizia è stata data ad una televisione libanese, ma è sicuramente falsa. In realtà, nel crollo sono morti 110 cittadini israeliani e centinaia di ebrei americani. E di tantissime altre nazionalità (circa 80), compresi molti musulmani.
Q33NY
Molti hanno ricevuto dopo l’attentato per e-mail questo messaggio: “Uno dei due aerei che ha colpito New York era il volo Q33NY. Digitate questa sequenza con il vostro computer usando il programma Microsoft Word, scegliete la grandezza del carattere 72 maiuscolo e il font wingdings, e appariranno questi simboli. Ma il portavoce della Microsoft smentisce: “il carattere wingdings è una sorta di alfabeto di simboli che può contenere migliaia di combinazioni casuali di figure”. E ovviamente nessuno degli aerei coinvolti nell’attentato aveva la sigla Q33NY. In più i due presunti grattacieli sono invece fogli di carta…
Le date ricorrenti
L’11 settembre 1609 (16 + 09, 16 settembre) viene annunciato un ordine di espulsione contro i musulmani non convertiti di Valencia; sarà l’inizio dell’espulsione di tutti i musulmani della Spagna.
L’11 settembre 1683 Giovanni Sobieski libera Vienna dall’assedio turco ed arresta per sempre l’avanzata ottomana in Europa.
L’11 settembre 1922 inizia il Mandato britannico in Palestina.
L’11 settembre 1941 iniziano gli scavi per la costruzione del Pentagono.
L’11 settembre 2001 sappiamo tutti cos’è accaduto.
L’11 marzo 2004 avvengono disastrosi attentati in Spagna.
L’11 luglio 2006 avvengono attentati altrettanto disastrosi in India.
Il n° 11
Per gli appassionati di numerologia, per chi scorge qualche segno misterioso dentro i numeri che ricorrono negli avvenimenti, c’e di che sbizzarrirsi. E’ il caso della straripante presenza di un numero, l’11, nella tragedia americana. Una presenza segnalata da un giornale spagnolo, «La Razòn ». Dunque: innanzitutto il giorno della tragedia, che – secondo la datazione americana, che prevede prima il numero del mese e poi quello del giorno – è 9/11. La somma dei tre numeri (9+1+l) dà 11. II prefisso per chiamare l’Iraq è 119, che richiama l’11/9, cioè la datazione in uso dall’altra parte del mando: anche qui, 1+1+9=11, Dopo l’attacco, si sono registrate innumerevoli chiamate al telefono di emergenza, che è il 911 (9+1+1=11). L’11 settembre è il 254″ giorno dell’anno: 2+5+4=11. A partire dall’11 settembre restano 111 giorni prima della fine dell’anno. La figura delle due Torri gemelle, appaiate, sembra un numero 11. E ancora: il volo numero 11 aveva a bordo 92 persone: 9+2=11. Il volo numero 77 (uno degli altri aerei dirottati) aveva a borda 65 persone: 6+5=11. Il totale del numero delle vittime negli aerei dirottati era 254 (2+5+4=11). Uno dei due voli dirottati contro le torri era il numero 11. New  York è lo Stato numero 11 degli Usa. Contando le lettere di « New York City » otteniamo il numero 11. Contando le lettere di « Afghanistan » otteniamo il numero 11. Contando le lettere di « The Pentagon » otteniamo il numero 11. Contando le lettere di Ramsin Yuseb, l’uomo che organizzò l’attentato contro le torri nel ’93, otteniamo il numero 11. Contando le lettere di George W. Bush, otteniamo il numero 11.  L’attentato di Madrid accadde l’11/03/2004 (1+1+3+2+4=11). La tragedia di Madrid accadde 911 giorni dopo quella delle torri gemelle. Il simbolo più noto per gli USA, dopo le Stelle e Strisce, è l’Aquila. Il versetto n°9.11 seguente del Corano recita: « Perchè è scritto che un figlio d’Arabia sveglierà una terribile Aquila. La collera dell’Aquila si sentirà attraverso le terre di Allah, mentre alcune persone tremarono disperate ancora più allietate: perchè la collera dell’Aquila ripulì le terre di Allah e ci fu pace. » Il nome di Nostradamus, che avrebbe scritto di un attacco contro « la città più nuova », durante il quale sarebbero crollate « le torri più alte », è composto da 11 lettere. Dicevamo che queste osservazioni le ha fatte il giornale spagnolo « La Razòn ». A che pagina? A pagina 11, naturalmente…
Sono solo coincidenze?
Meglio dar retta ad Umberto Eco: i numeri possono dire tutto e il contrario di tutto, meglio limitarsi ad usarli per contare, non per elucubrare…
dati liberamente tratti da http://www.fmboschetto.it/misteri_svelati/il_numero_11.htm
9 Settembre 2010

Autore:

admin


Ti preghiamo di disattivare AdBlock o aggiungere il sito in whitelist