Non sono numeri da giocarsi al lotto,. Girano su un’altra ruota, quella del futuro di Brolo, dove il mantenimento di una scuola, nello specifico l’Alberghiero, ha un suo perchè. E allora Michelangelo Gaglio, un docente vissuto nella, per la, con e di scuola, lancia la sua “provocazione” attiva e fattiva: Insieme per decidere un percorso. Apre un tavolo di dibattito; chiama all’appello Laccoto, Messina la Ricciardello, vecchi e nuovi presidenti del consiglio, comunale, i gruppi organizzati. E prenota la sala multimediale per il prossimo 19 febbraio.
13 e 24.
TREDICI sono i giorni trascorsi da quando è stata pubblicata la notizia dell’apertura, a Capo d’Orlando, di una sezione staccata dell’Istituto Alberghiero, almeno VENTIQUATTRO i comunicati lanciati da gruppi, associazioni e soggetti istituzionali: PRATICAMENTE UNA MEDIA DI DUE AL GIORNO.
Manzoni direbbe ” I comunicati non mancano, anzi diluviano!”
E i risultati?
Chiarissimo, determinato e deciso il disegno della Dirigente Lilia Leonardi, che lancia messaggi sempre più chiari a genitori e alunni affermando e confermando che, sì, a Capo d’Orlando ci sarà una sezione staccata “solo” per “ragazzi orlandini e dei paesi collinari limitrofi”(sic!).
Può farlo?
No. Che non può farlo!
Non può farlo perchè le autorità competenti hanno individuato Brolo come sede dell’Istituto Alberghiero, recependo le istanze e le motivazioni di carattere socio-economico e culturale contenute nella Relazione per la richiesta della creazione di un nuovo indirizzo scolastico.
Brolo, quindi, come sede di un Istituto Alberghiero per tutti i Nebrodi che, come dice Consolo, si estendono dal Colle di Tindari ai monti di Tusa (zone collinari comprese).
Un Istituto Alberghiero destinato a innestarsi nell’auspicato sviluppo economico e turistico, di cui esso è causa ed effetto.
Dichiarare di voler smembrare l’Istituto Alberghiero di Brolo significa marginalizzarlo fino alla sua scomparsa e le rassicurazioni della Dirigente di Capo d’Orlando suonano come una beffa: anche un bambino capisce che, creando una sezione staccata a Capo d’Orlando, nel giro di pochi anni la sede di Brolo si svuoterà.
Qui non si tratta di venir incontro ai disagi (ancora sic!) di alunni e famiglie di Capo d’Orlando e dei paesi limitrofi collinari (che dire allora dei disagi degli alunni di Brolo e dintorni che frequentano le scuole di Patti, Capo d’Orlando, e San’Agata di Militello?).
Si tratta di tenere per fermo quanto ha stabilito il legislatore individuando Brolo come sede dell’Istituto Alberghiero: sarebbe veramente il caos se ogni dirigente avesse la facoltà di portar DOVE VUOLE una sezione di un indirizzo scolastico, a suo tempo creato con precise motivazioni e finalità.
D’altronde, in questi anni, l’Istituto si è incrementato come Istituto Alberghiero di Brolo e con questa denominazione è entrato nell’immaginario collettivo di tutto il territorio dei Nebrodi; Istituto a sè stante, a Brolo, con un valore tutto suo, senza essere annacquato nel mare magnum di una miriade di altri indirizzi.
Ci saremmo aspettati che dinanzi a questa situazione, a questo scippo e strappo, la cittadina di Brolo si mobilitasse in modo corale e univoco.
Niente di tutto questo!
Come obbedendo a un pavloviano riflesso condizionato , l’Amministrazione Comunale, il gruppo di Minoranza consiliare e le varie formazioni e associazioni politiche si sono scambiati insulti, ultimatum, e minacce, beccandosi come i capponi di Renzo e sottovalutando che “Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur”, mentre a Brolo si litiga, l’Istituto Alberghiero viene portato via.
Probabilmente chi attenta all’integrità dell’Alberghiero e alla sua permanenza a Brolo, contava, fin dal’inizio, sulle divisioni e sulle spaccature delle varie componenti politiche e sociali del paese.
Ma il “passato che non passa” non può condizionare Brolo fino al punto di perdere una Scuola che è un bene comune, affidato a questo paese perchè lo custodisse e lo facesse crescere secondo le finalità per cui era stato creato.
Su tutto il resto ci si può confrontare e scontrare, dividere e contare, ma sulla salvaguardia dell’Istituto Alberghiero ci vuole la MASSIMA UNITA’ E COMPATTEZZA.
Perciò io invito ad una ATTO DI CORAGGIO, personale, civico e politico, i protagonisti della nascita dell’Istituto Alberghiero, cioè Salvo Messina, Nino Germanà e Giuseppe Laccoto, il sindaco Irene Ricciardello, il Presidente del consiglio comunale, Giuseppe Miraglia, i capigruppo della Maggioranza e della Minoranza, i rappresentanti di movimenti e delle associazioni a farsi parte attiva di un incontro operativo, per decider insieme un percorso che salvi l'”Alberghiero” di Brolo.
Li sfido, benevolmente intendo, a deporre ogni contrasto riguardante il passato e a sedersi intorno a un tavolo con la stessa intesa che ha già portato alla nascita dell’istituto.
Un gesto per Brolo.
All’incontro sono invitati anche l’Acib, in rappresentanza dei commercianti e imprenditori di Brolo, il Forum dei Commercianti e le persone che rivestono ruoli istituzionali.
L’incontro si terrà nella sala “Rita Atria”, venerdì 19 febbraio, alle ore 19,00.
Propongo in oltre che nei giorni immediatamente successivi all’incontro si svolga una riunione straordinaria del Consiglio Comunale, con un punto all’OdG “Salvare l’Istituto Alberghiero di Brolo”.
Questa riunione dovrebbe tenersi significativamente proprio nell’Istituto Alberghiero.
Faccio nuovamente appello alla coscienza e al senso di responsabilità di tutti, ricordando che i semplici cittadini apprezzano non le “orgogliose verità” che vengono dette in difesa o in accusa ma gli ATTI CONCRETI che servono a mantenere almeno le conquiste acquisite.
Michelangelo Gaglio
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