Sul secondo onorevole brolese ovviamente scherziamo. In quanto insieme a Nino Germanà, brolese verace, a Roma ci sarà anche una cittadina onoraria di questo paese, Piera Aiello, testimone di giustizia, eletta nei “CinqueStelle”. Ed intanto alla luce del successo dei “5Stelle”scatta a Brolo l’analisi del voto anche in un orizzonte prossimo venturo che fa intravedere le amministrative
Ma andiamo al commento sull’affluenza.
“Ancora una volta i brolesi danno dimostrazione del loro grandissimo senso civico facendo registrare una affluenza alle urne pari al 72,10% – dice Irene Ricciardello, che aggiunge – Elevatissima dunque, come sempre, la voglia dei brolesi di far sentire la propria voce, di far valere il proprio diritto compiendo il proprio dovere”.
E conclude il sindaco “Brolo e i brolesi partecipano con impegno alla formazione del nuovo governo, al futuro politico del Paese. A prescindere dal risultato che a breve uscirà dalle urne, l’unico vero sconfitto che si registra a Brolo è il temutissimo astensionismo. Orgogliosa dei miei concittadini…”
Rammentiamo la vicenda di Piera Aiello
Lei è stata eletta coi Cinquestelle, è la testimone di giustizia senza volto che ora dovrà uscire allo scoperto.
Piera Aiello, testimone di giustizia dal 1991, nella terra dell’ultimo padrino di mafia latitante, Matteo Messina Denaro, decise di rompere con il suo contesto mafioso familiare e collaborare con Paolo Borsellino. Un atto di coraggio e per questo Brolo le fece omaggio della cittadinanza onoraria dedicando nel contempo alla nipote, Rita Atria, la sala multimediale.
L’Aiello dopo aver stravinto con il 51%, ora dice: “Si, un altro grande passo è uscire allo scoperto, come stare una vita al buio e rivedere la luce. Ma oggi vedo la luce col sorriso” e aggiunge parlando di questa vittoria elettorale”La dedico a zio Paolo (Borsellino). Quando andai via dalla Sicilia mi disse: ‘prendi la Sicilia e strappala, dimenticala’. Oggi ho pensato, “forse questa volta ti sei sbagliato, caro zio Paolo“, ed ancora, “Dopo 27 anni, per la prima volta sono andata a votare in terra di Sicilia, sono uscita dal seggio piangendo. Poi quando mi comunicavano i voti – commenta con le lacrime agli occhi la Aiello -, non so quanto malox ho preso, non digerivo più l’aria. Oggi mi hanno comunicato che sono la prima candidata d’Italia per voti“.”Penso – sottolinea – di essermi ripresa la Sicilia a piene mani, quella toltami 27 anni fa quando sono andata via in sordina con una bambina ed una valigia ed oggi sono tornata vittoriosa“. Oltre a Paolo Borsellino Piera Aiello ha voluto ricordare anche gli uomini che le fanno la scorta “che mi hanno sempre sostenuta, sono stati la mia famiglia“.
E tornando al voto di Brolo. Questi i dati definitivi.
Al Senato:
CASAPOUND ITALIA -18
IL POPOLO DELLA FAMIGLIA -22
MOVIMENTO 5 STELLE -1.150
LIBERI E UGUALI -68
FRATELLI D’ITALIA – GIORGIA MELONI -84
LEGA – SALVINI PREMIER -123
NOI CON L’ITALIA – LIBERTAS -23
FORZA ITALIA – BERLUSCONI PRESIDENTE -702
PARTITO VALORE UMANO -2
+EUROPA – CON EMMA BONINO -25
CIVICA POPOLARE – LORENZIN -27
PD – PARTITO DEMOCRATICO -698
ITALIA EUROPA INSIEME -10
FORZA NUOVA – ITALIA AGLI ITALIANI -16
LISTA DEL POPOLO PER LA COSTITUZIONE – 0
POTERE AL POPOLO – 14
PARTITO REPUBBLICANO ITALIANO – ALA – 0
1 Massimiliano Catanzaro 18
2 Gerardo ASTORE 22
3 Grazia D’ANGELO 1.165
4 Gaetano TIRRITO 70
5 Urania Giulia Rosina PAPATHEU 938
6 Antonino BATTAGLIA 2
7 Fabio D’AMORE 767
8 Monica GRILLO 16
9 Giancarlo BASCETTA 0
10 Annalaura RUSSO 14
11 Giovanni AMENDOLIA 0
Alla Camera dei Deputati
1 Loredana ZAPPULLA 10
2 Francesca PIETROPAOLO 83
3 Maria Stefania LONGORDO 17
4 Alessio Mattia VILLAROSA 1.218
5 Maria Tindara GULLO 1.022
7 Roberto ROMEO 8
8 Fabio CANNIZZARO 16
9 Sandra ROMEO 25
10 Alessia DI MAURO 6
LISTA DEL POPOLO PER LA COSTITUZIONE – 1
LIBERI E UGUALI – CON PIETRO GRASSO – 81
CASAPOUND ITALIA – 17
MOVIMENTO 5 STELLE – 1.200
LEGA – SALVINI PREMIER – 124
FORZA ITALIA – BERLUSCONI PRESIDENTE – 782
FRATELLI D’ITALIA – GIORGIA MELONI – 80
NOI CON L’ITALIA – LIBERTAS – 31
ITALIA EUROPA INSIEME – 4
PD – PARTITO DEMOCRATICO – 834
+EUROPA – CON EMMA BONINO – 38
CIVICA POPOLARE – LORENZIN – 18
PARTITO COMUNISTA – 8
POTERE AL POPOLO! – 16
IL POPOLO DELLA FAMIGLIA – 25
FORZA NUOVA – ITALIA AGLI ITALIANI – 6
Anche Brolo si conferma l’exploit dei 5Stelle, oggi primo partito con 1.200 voti. Sono tanti.
E saranno sicuramente la novità del futuro politico locale. Infatti non nascondono la possibilità, alle amministrative, rompendo anticipatamente ogni indugio, di far lista certificata di partito.
Dicono “certe cose non si fanno per vincere, ma perchè vanno fatte, per dare un segnale, per dar risposte, per far capire che se si vuole si può cambiare”.
E ovviamente oggi non c’è una pregiudiziale su chi sarà il candidato a sindaco, nessun nome, perchè su questo si vedrà dicono.
A Brolo i 5Stelle hanno solo la voglia di consolidare un successo evidenziando che questo non è nato a caso, sottolineando il fatto che la loro campagna elettorale è stata fatta tra la gente, tra i commercianti, nei negozi – che soffrono la crisi del momento – , vicino ai commercianti.
Sono stati in ascolto, ora sono pronti a dar risposte e dedicato, all’unisono la vittoria a Silvio Ricciardo.
Scrive Nino Damiano in un post subito dopo la vittoria “Rientro tra le persone più felici del mondo, ma il mio pensiero va alle Stelle che hanno consentito questo risultato… sono sicuro che oggi Silvio è l’Angelo più felice del cielo.”
Mentre gli altri partiti, nella logica dei numeri, chi non ha avuto la deblache di certo non ha molto da ridere. Si è vista molta frammentazione, qualcuno su è contato sulla Bonino altri sulla Meloni, e pure sulla Lega. Salvini ha preso alla Camera 124 voti, 4 gruppo più votato dopo 5stelle, Forza italia, e Pd.
Ritornando sugli ipotetici scenari delle future amministrative, ci sarà anche da vedere cosa vorrà fare l’onorevole Giuseppe Laccoto.
Lui al momento – visto il crollo del Pd e non per colpa sua essendosi speso tantissimo durante tutta la campagna elettorale – è fuori dai grandi giochi, potrebbe pensare, viste le diverse sollecitazioni che riceve, di far il sindaco a Brolo, anche se ovviamente rimane attento su cosa succederà a Palermo dove De Domenico potrebbe essere messo fuori dall’Ars dai ricorsi incombenti.
Su tutti sorride Nino Germanà. Per la terza volta rieletto a Roma, pronto a spendersi, come dice lui, per “la terra che amo”.