Archiviata la posizione del Vice Sindaco Gaetano Scaffidi, denunciato nel 2014 dall’ex sindaco Messina con tale ipotesi di reato. La replica immediata di Salvo Messina.
Questo emerge dalla nota-stampa redatta stamani dall’amministrazione comunale di Brolo.
Qui si legge “Sono passati alcuni anni dai quei fatti, oggi definitivamente archiviati dal Tribunale di Patti, vicenda risalente al marzo 2013, quando l’attuale Vice Sindaco del Comune di Brolo Gaetano Scaffidi, ricopriva il ruolo di consigliere di minoranza.
La vicenda balzò alle cronache anche durante la campagna elettorale del maggio 2014, quando l’ex sindaco Messina, durante un comizio, accusò apertamente l’allora candidato Gaetano Scaffidi di abuso d’ufficio, per essersi presentato nella qualità di finanziere presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate di Patti, facendosi consegnare documenti riguardanti la situazione tributaria del Comune di Brolo”.
A queste contestazioni verbali durante il comizio seguì la denuncia/querela presentata presso la stazione dei carabinieri di Brolo.
Il G.I.P. presso il Tribunale di Patti, in data 31 maggio scorso, – ma il comunicato è di oggi – ha emesso Decreto di Archiviazione in ordine al procedimento penale nei confronti del vicesindaco Gaetano Scaffidi, indagato in ordine all’ipotesi di reato di abuso d’ufficio, dopo aver “rilevato che non sono emersi elementi dai quali inferire l’esistenza di ipotesi criminose né altri suscettibili di proficuo approfondimento” – in analogia a quanto prospettato già nel 2014 dal P.M. Luca Melis, che non ravvisando alcuna ipotesi delittuosa ne aveva chiesto l’archiviazione.
Gaetano Scaffidi – soddisfatto – vede quindi accertata la sua completa estraneità ai fatti contestatigli e la sua totale innocenza, come pubblicamente dichiarato dallo stesso anche durante i comizi dell’ultima compagna elettorale-
” Non ho commesso alcuno abuso, avendo agito esclusivamente nell’interesse dei cittadini di Brolo” ha detto evidenziando che “all’epoca era consigliere di minoranza in seno al Consiglio Comunale e stava procedendo nella sua legittima attività di controllo derivante dalla sua carica elettiva”.
Scaffidi ha aggiunto nella sua dichiarazione che questa è “una vicenda assolutamente grottesca nei contenuti e nella accuse mosse nei miei confronti, una causa sterile e pretestuosa formulata solamente per attaccare la mia figura, danneggiarmi professionalmente e screditarmi durante la campagna elettorale, un’archiviazione che non lascia dunque adito a dubbi su quanto accaduto e dimostra ancora una volta, se ve ne fosse bisogno, che la mia persona ha sempre agito nel bene e nell’interesse del mio paese”
E continuando ha evidenziato che “Amareggia oggettivamente però constatare come lo stesso soggetto invece di preoccuparsi di spiegare ai cittadini di Brolo come sia stato possibile che durante le sue sindacature, fra le altre gravissime cose, siano stati omessi versamenti contribuitivi ed erariali per milioni di euro, si preoccupi di denunciare i presunti “abusi” di quei consiglieri, come il sottoscritto, che all’epoca dei fatti cercavano solamente di far emergere le tristi, tragiche verità di quello che stava avvenendo all’interno del Comune di Brolo”.
“Nonostante – ha concluso il vicesindaco Scaffidi – sono sempre rimasto assolutamente sereno, consapevole e fiducioso del fatto che alla fine, come in questo caso, la verità emerge sempre e chi ha la coscienza a posto non ha nulla da temere. La Giustizia è lenta ma arriva”.
Immediata la replica di Salvo Messina
“Il querelante non è a conoscenza di nulla, nemmeno della querela, lo “pseudo querelato ” e’ a conoscenza di tutto!.
Mah!
Scrive Salvo Messina, che aggiunge: “Attendiamo, prima o poi qualcuno ci darà notizie ufficiali”
E ironicamente aggiunge:”Nel frattempo finalmente il buon Tanino Scaffidi ha avuto l’occasione di parlare, di fare un bel comunicato. Non ne poteva più , tra un Nino Germanà che si prende la scena ed il gran bene che gli vogliono i cittadini , gli sono rimasto solo io”.
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