La sintesi del dibattito di sabato scorso. Spunti di riflessione ma intanto il primo punto di partenza è “dall’Io al Noi”. E si tramuta – cambia veste – e non solo simbolicamente anche il logo di quello che già è un Movimento aggregativo. Soddisfatto il promotore dell’iniziativa, Teodoro Lamonica.
Brainstorming è un termine inglese composto dalle parole brain (cervello) e storming (tempesta) e significa letteralmente tempesta di cervelli.
Forse è il termine migliore per visualizzare, sintetizzare, “raccontare” quando accaduto sabato a Gioiosa Marea, quando, messi in circolo, tante persone si sono confrontate con al volontà concreta di creare un laboratorio di idee da mettere a disposizione del futuro di questo paese.
L’espressione Brainstorming è entrata nell’uso comune per indicare una modalità di lavoro di gruppo in cui viene sfruttato il gioco creativo dell’associazione di idee, ed è quanto successo.
Una serie di input scaturiti dal dibattito con la finalità di fare emergere diverse possibili alternative in vista della soluzione di un problema.
Teodoro Lamonica ha subito ringraziato, oltre i presenti, gli “amici” Paolo Terranova e Vincenzo Moretti, che lo hanno supportato e poi sottolineato l’apporto, i consigli, il sostegno che è giunto all’iniziativa, sopratutto da tanta “gente di buona volontà” già al lavoro per creare un laboratorio di idee da mettere a disposizione del futuro di questo paese.
In sintesi gli interventi in quanto lo scopo è proprio quello come ha evidenziato Lamonica nel suo intervento introduttivo: “Tutte le proposte verranno scritte per avere un percorso che coinvolge e si arriva alla fine di una discussione con le priorità proposte dai cittadini in modo democratico”.
Abbiamo pensato ad una un iniziativa inclusiva partecipata per costruire una proposta che abbia al centro Gioiosa Marea. Spesso si dice partiamo dal basso no io dico partiamo dall’alto dai cittadini perchè tutto ruota attorno a loro e devono essere protagonisti della proposta.
Costruiamo un percorso che guarda a Gioiosa futura e al suo sviluppo.
A seguire alcuni punti di discussione. Riportati così in maniera sintetica e senza personalizzazione.
QUALITA’ DELLA VITA
Bisogna chiederci cos’è la qualità della vita. Dal punto di vista sociale tutti devono dare il loro contributo attraverso le proposte di nuove idee, non solo dei singoli ma soprattutto degli enti, delle associazioni, delle scuole, ecc…
Ciascuno di noi dovrebbe dare il proprio contributo ad ogni livello esprimendo le varie problematiche e criticità. Bisogna aspirare al benessere.
La comunicazione è alla base di tutto. E le tecnologie per andare a incidere su questo sono molteplici.
Il settore del turismo è un settore trainante che coinvolge altri settori. E’ importante conoscere il territorio e le proprie attrazioni. Bisogna individuare nuovi percorsi, diversificare le offerte, promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio…
I primi turisti del territorio sono i residenti. Investire su una città attraverso le tecnologie migliore la vita dei cittadini e crea turismo. Bisogna creare un marchio di qualità del territorio.
SAPER COMUNICARE
Partire dalla comunicazione. Spesso i problemi non si affrontano per la difficoltà di comunicare. Ci sono diverse piazze virtuali per farlo. E’ importante mettere insieme le idee e le criticità, tutto ciò che si può fare e realizzare per dare a Gioiosa un futuro e imparare a comunicare di più tra di noi.
BILANCIO PARTECIPATO
Tenacia e coraggio sono le due componenti che hanno caratterizzato le scelte e le idee di grandi personaggi siciliani. La giovane età deve diventare un valore aggiunto e i giovani devono essere tenaci nel portare avanti le loro idee e scelte. Una proposta potrebbe essere quella del bilancio partecipato cioè usare alcune somme del bilancio facendo scegliere ai cittadini le priorità di alcune zone del territorio. Un’altra proposta è quella di fare un censimento della salute.
IL COPYRIGHT SUI LUOGHI
Gioiosa negli ultimi anni ha avuto un crollo, è sprofondata in un abisso. E’ da qui che bisogna partire. Gioiosa si chiama Marea e l’idea fondamentale deve essere quella di partire dal mare, di salvaguardarlo. Gioiosa ha dei posti straordinari, bisogna fare uno slancio. Si potrebbe mettere un copyright sui tramonti gioiosani, bisognerebbe farne un punto di forza e puntare su questo.
LA CULTURA DEL DECORO
Bisogna tornare alla cultura del decoro e della pulizia. Viviamo in un posto bellissimo ma che non ha né decoro né pulizia. Per es. Nonostante la pulizia che viene fatta al monumento dei caduti è sempre pieno di immondizia e le targhette e le insegne sono arrugginite e mal ridotte. Sulla spiaggia c’è un frigo.
L’IDENTITA’ DEL TERRITORIO
Un territorio ha bisogno due cose: la memoria che ci dà l’identità di un territorio; la tipicità. Si potrebbe creare rete e sinergia attraverso un prodotto tipico. Gli imprenditori dovrebbero creare delle partnership e fare rete perchè il territorio non è solo del comune ma anche delle imprese. E’ importante poi pubblicizzare le nostre bellezze territoriali.
LA PULIZA, IL CONTROLLO, LE FRAZIONI
Ci vuole la pulizia. Gioiosa è molto conosciuta fuori dalla Sicilia ma i turisti si lamentano della sporcizia e dell’immagine del paese.
C’è molto degrado.
Non c’è gente competente e che conosce il territorio. I vigili dovrebbero collaborare con il cittadino, dovrebbero conoscere meglio il territorio e dovrebbero facilitare con opportuni mezzi la segnalazione delle problematiche agli uffici comunali competenti e all’amministrazione.
Sul piano spiaggia è mancata organizzazione, correttezza, tempistica, trasparenza. L’ufficio tecnico è incompetente sulla tempistica dei progetti.
NUOVE TECNOLOGIE
Stampa 3D. La stampante 3D funziona così: dall’idea si fa un progetto che viene sviluppato da un software e viene realizzato il manufatto.
In un territorio come questo bisogna puntare sulle nuove tecnologie per creare sviluppo, investire sui giovani coinvolgendoli e valorizzandoli.
UNESCO, ISOLAMENTO, VIABILITA’
Gioiosa ha di fronte un patrimonio dell’UNESCO e alle spalle i Nebrodi. Il problema è l’isolamento perchè non c’è il doppio binario, la statale 113 è sempre chiusa per frane, i trasporti su gomme e rotaie inesistente. Non ci sono collegamenti con le isole Eolie. E’ necessario attirare i grandi gruppi turistici. Abbiamo tanti posti letto ma siamo isolati. Si potrebbe fare in modo che gli aliscafi tocchino i paesi di questa parte di costa per far conoscere il territorio circostante sviluppando il trasporto su gomma. Ci vogliono impegno e risorse da parte dell’amministrazione regionale.
ANDARE OLTRE L’ORDINARIO
Gioiosa merita qualcosa in più. Non possiamo sempre subire gli eventi ma occorre prevenire. A causa delle frane che si susseguono sulla statale 113 noi subiamo un torto. Lancerei la proposta di prevenire anziché curare mettendo in pratica degli interventi. Prevenire significa lanciare un piano d’intervento e andare oltre l’ordinario e la normalità.
GIOIOSA MERITA
La gente deve venire a Gioiosa perchè merita.
DECORO URBANO
Aderire ad un progetto comunale che si chiama “Decoro urbano”. Se ci sono articolisti e soggetti disponibili nel comune potrebbero prendere le segnalazioni dei cittadini per ogni quartiere o frazione.
MANIFESTAZIONI
Calendario delle manifestazioni annuale
Alla fine a tirar le conclusioni è stato lo stesso Teodoro Lamonica:
“Bisogna trovare il modo di far diventare concreta Gioiosa Futura. Ognuno deve rappresentare le peculiarità del territorio. Bisogna fare fronte comune, non solo il sindaco ma anche la sua squadra di assessori e consiglieri.
Il decoro urbano è molto importante. All’inizio questa amministrazione aveva lanciato l’iniziativa di adottare delle aree per dare responsabilità e un ruolo attivo dei cittadini. Si potrebbe pensare a degli sgravi fiscali.
Attraverso queste idee si stabiliscono le priorità concrete del paese. E’ importante che i cittadini interloquiscono tra loro e con le istituzioni.
Bisogna pensare a Gioiosa collettivamente e bisogna guardare agli interessi non del singolo ma comuni”.
L’analisi: “Cosa abbiamo sbagliato negli ultimi ’30 anni?
La responsabilità è di tutti. Il problema è stato quello di chiudersi e non si è più pensato agli interessi collettivi.
Questo territorio è tagliato fuori da un punto di vista progettuale”.
La risposta:
E’ mancata una classe dirigente che guardasse oltre.
È mancata la forza e l’unità. Anche un sindaco in minoranza può fare le cose perchè non bisogna porsi il problema di essere rieletto ma guardare agli interessi del paese e dei cittadini.
È mancato un programma di sviluppo. La nuova classe dirigente deve scommettere sulle capacità del territorio e fare scelte per il paese e i cittadini pensando sempre in positivo.
Bene si parte da qui.
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