MESSINA & IL GIRO D’ITALIA – Quell’azione di Accorinti su Nibali nel 2011 e gli argomenti che ritornano
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MESSINA & IL GIRO D’ITALIA – Quell’azione di Accorinti su Nibali nel 2011 e gli argomenti che ritornano

Giro2011 (8)

– di Corrado Speziale

E’ tempo d’attesa e di intensa preparazione per l’evento di mercoledì prossimo, quando la quinta tappa del Giro d’Italia del centenario arriverà a Messina. Ma è anche tempo di ricordare una delle storiche azioni di protesta, di quelle che sorprendono e colgono nel segno, che ha avuto come protagonista l’attuale sindaco Renato Accorinti, quando stava dall’altra parte delle… “transenne”, sempre in prima linea, e intraprendeva azioni a sensazione per sensibilizzare la stampa e l’opinione pubblica sulle difficoltà del territorio. Giro2011 (2)Alla partenza della tappa, nel 2011, fece incursione in strada e placcò Nibali alla partenza raccomandandogli di preoccuparsi, in futuro, della terra dov’è nato, della gente che ha bisogno. Ieri, a distanza di sei anni da quel gesto, a villa Mazzini, dal palco de “L’Isola di Nibali Shark village”, è ritornato su quegli argomenti. Ma a differenza di allora, il suo appello conteneva già le adeguate risposte da parte del campione.

Era il 15 maggio del 2011 e da Messina partiva la nona tappa del Giro, verso l’Etna. Praticamente quasi lo stesso tracciato della tappa di mercoledì, con percorso in senso inverso. Piazza Unione Europea, dinnanzi al Municipio, si era così trasformata in una coloratissima passerella di campioni.Giro2011 (3)
Il giorno precedente si era svolto un importante corteo No Ponte, quello che resterà nei ricordi, nel bene e nel male, per essere stato l’unico senza simboli né bandiere, o quasi. Questo il tema della manifestazione: “I soldi del Ponte per la messa in sicurezza del territorio”. Erano ancora troppo fresche le ferite di Giampilieri e Scaletta, e tutto, al tempo, ruotava intorno alle problematiche di quei villaggi.
Quella sera, Renato Accorinti, aveva invitato molti manifestanti a partecipare, l’indomani, alla partenza della tappa, in Piazza Municipio. Aveva fatto varie volte su e giù per il corteo avvisando molti della protesta al Giro. Lo scopo era quello di riunirsi intorno alla causa degli abitanti dei territori alluvionati, che avevano annunciato un sit-in per sensibilizzare opinione pubblica e stampa sul problema dei fondi per la messa in sicurezza delle zone colpite dal disastro del 2009. Giro2011 (4)
E arriva Domenica mattina. Accorinti, nella folla, era sempre riconoscibile dal suo simbolo che svettava ovunque: lo striscione nero, sostenuto da due aste, con la scritta “No Ponte”. E lui era lì, accanto a quegli abitanti che protestavano per quella sacrosanta causa.
La carreggiata di via Garibaldi, dove transitavano i ciclisti appena partiti dal blocco, era delimitata da possenti transenne ed egli stava, come sempre, dalla parte del pubblico. I ciclisti, lungo il primo tratto del percorso, sfilavano singolarmente, in passerella, intorno a una folla straripante nei numeri e nell’entusiasmo. L’attuale sindaco ad ogni passaggio di bicicletta si sporgeva sul campo di gara, e con calma e concentrazione ruotava il capo verso chi gli stava accanto, munito di macchina fotografica, e bisbigliava: “Aspetta, attento”, intercalando qualche richiamo verso chi, all’interno delle transenne, sarebbe stato al corrente del suo piano, temendo distrazioni di sorta. Questa fase sembrava interminabile e nell’aria circolava qualcosa di curioso e misterioso. Giro2011 (6)Ad un certo punto, Renato Accorinti, al passaggio di Vincenzo Nibali, campione di casa – che in quella fase si affacciava prepotentemente sulla scena del ciclismo mondiale – con un sobbalzo da atleta puro, oltrepassa le transenne e “placca” Nibali interrompendo il suo percorso e quindi la corsa. Dinnanzi a giornalisti e fotografi di mezzo mondo, cineoperatori, ed altre centinaia di addetti ai lavori, succede un parapiglia. Nel giro di qualche secondo le “convulsioni” si diffondono tra coloro che hanno fatto capannello intorno al campione, e la tensione sale dappertutto, con due sole eccezioni: Vincenzo Nibali – per nulla imbarazzato da quell’improvviso stop che aveva attirato su di lui gli occhi del mondo – e Renato Accorinti. L’intento di quest’ultimo era sensibilizzare il talentuoso ciclista messinese sui problemi della sua terra, raccomandandogli, da campione quale già era – ed in prospettiva di diventare quel “campionissimo” che da oggi svetta sull’Olimpo del ciclismo – di fare qualcosa di buono per la sua città, per la gente che ha bisogno.Giro2011 (7) Insomma, lo aveva richiamato alle responsabilità proprie di un campione che dovrebbe essere tale anche nella vita, sotto l’aspetto umano.
Sembra che quell’incontro contenesse in sé i migliori auspici: mentre Vincenzo scalava le classifiche verso la vetta del mondo, Accorinti due anni dopo avrebbe superato quelle “transenne” attraverso l’ingresso, da sindaco, a Palazzo Zanca.
Ieri, a tre giorni dall’arrivo della tappa a Messina, Accorinti, da sindaco, ha partecipato all’inaugurazione de “L’Isola di Nibali Shark village”, uno spazio che in questi giorni ospiterà eventi di intrattenimento, dedicato al campione messinese. Nell’intervento, il sindaco ha ripreso gli stessi argomenti di allora: sport, successo e umanità. Sembrava la prosecuzione dell’appello di sei anni addietro. Ma stavolta con dei risultati, in positivo, naturalmente, da parte del campione, ben evidenti nell’esposizione del sindaco. “Nibali – ha detto Accorinti – si presta spesso a fare azioni di grande solidarietà. Giro2011 (1)Quando si raggiungono posizioni importanti in qualunque campo della vita non si devono dimenticare le proprie origini, di essere uomini come gli altri e avere sempre il senso dell’umanità. Vincenzo – ha proseguito Accorinti – secondo gli impegni che ha, questo lo dimostra spesso. Per questo si contraddistingue. Quando si resta umani e si ha il senso della solidarietà si è due volte campione. Così ci piace e siamo fieri di chi porta in alto il nome della nostra città, diventando un esempio per tutti, ad iniziare dei bambini”.
L’appello del sindaco, dal palco, in linea con quello del “contestatore” che nel Giro del 2011 aveva bloccato i corridori, conteneva così le adeguate risposte già date da Vincenzo Nibali, campione in bici e nella vita.

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8 Maggio 2017

Autore:

redazione


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