
Nella piazza dedicata a Beppe Alfano, il giornalista ucciso dalla mafia nel 1993 a Barcellona Pozzo di Gotto, è apparsa da giorni la scritta anonima “Viva la mafia”, che nessuno, nemmeno le istituzioni comunali, ha avuto la sensibilità di rimuovere.
«Non è una coincidenza – dichiara Sonia Alfano, figlia di Beppe e presidente dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia -. Domenica 3 ottobre a Messina, per l’ennesima volta, in occasione della commemorazione per il suicidio del prof. Parmaliana, ho parlato del sistema barcellonese e delle collusioni tra mafia e istituzioni nel messinese. Cercano di intimidirci ma è bene che sappiano che è del tutto inutile».
«L’atteggiamento dell’amministrazione comunale – continua la Alfano -, non nuova al sostegno di certi atteggiamenti meschini, si commenta da sé. Il sindaco Candeloro Nania continua a dimostrare da che parte sta dato che non ha predisposto l’eliminazione di quella scritta oltraggiosa, cancellata solo due ore fa da alcuni nostri familiari».
La Alfano ha annunciato che comunque la sua famiglia non demorderà e continuerà a contrastare il sistema mafioso barcellonese a tutti i costi facendo nomi e cognomi, come fatto in tutti questi anni.(omnia press.it)
Antonino Stramandino