MIRTO – Ioan e Laurens Oggi Sposi
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MIRTO – Ioan e Laurens Oggi Sposi

Nella terra dei gattopardi, celebrato il primo matrimonio gay
– di Claudia Lentini

Una bella storia da raccontare finalmente, questo il commento tra addetti ai lavori sempre alle prese con una quotidianità che il più delle volte non vorrebbero scrivere. Una bella storia d’amore. Celebrato il primo matrimonio gay tra gli agrumi di Mirto, paese di 976 abitanti in provincia di Messina che, quanto a diritti civili, a sentimenti veri e libertà, ‘detta la linea’ su monti Nebrodi.

Così, tra gli imbarazzanti, quelli sì, intrighi di palazzo tutti tesi a ridisegnare una nuova Sicilia, tra le beghe settembrine di insopportabili cortili politici, cortigianerie il più delle volte irraccontabili, trionfa l’amore, ancor più, la libertà di celebrarlo con gioia e semplicità, quasi disarmante, certamente molto contagiosa.

Iaon e Laurens, olandesi, dopo aver contratto matrimonio civile ad Amsterdam, ieri hanno detto si anche a Mirto, tra l’affetto di un corposo gruppo di amici e parenti, circa cinquanta, che li hanno seguiti in Italia per l’evento. La cerimonia religiosa è stata celebrata da un pastore protestante donna che, ligia al rito religioso, con grazia e semplicità ha raccolto i voti della coppia di innamorati e dato la sua benedizione.

I due giovani erano già stati in Sicilia cinque anni fa e, stregati dal borgo nebroideo, l’hanno scelto per il loro giorno più bello. “Mirto ha un posto speciale nel nostro cuore” racconta commosso Ioan al microfono di Sergio Granata, mentre Laurens parla di gente accogliente, di nessun atteggiamento discriminatorio.

Gente accogliente a Mirto, bella Sicilia. Ieri, tra gli echi tardo medievali di questa contea nebroidea, figlia putativa di nobili feudatari i cui blasoni restano indelebilmente incastonati nell’identità siciliana, Ioan Nemes e Laurens Bos hanno detto Sì!. Testimoni, amici, parenti e l’affetto di quanti, all’oscurantismo socio-politico che anima le quotidiane cronache facebookiane, spesso volgarmente omofobe, preferiscono ancora lo sguardo perso, la magia del ‘Ti Amo’.

 

9 Settembre 2017

Autore:

redazione


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