Bilancio Comunale approvato ieri sera, 12 consiglieri presenti, 8 voti a favore, 2 gli astenuti e 2 i voti contrari.
E’ stato approvato ieri sera il Bilancio Comunale di Sant’Agata Militello. La vota zione finale ha visto 12 voti a favore, quelli dei consiglieri Scurria, Gumina, Barone, Barbuzza, Indriolo, Sanna, Befumo e Monica Brancatelli. Due gli astenuti, si tratta dei consiglieri Calogero Maniaci e Nicola Marchese, infine due le bocciature, nello specifico quelle di Fachile e Carrabbotta. Quanto all’immediata esecutività della delibera, per la quale erano necessari 11 voti a favore, hanno espresso parere contrario i Consiglieri Fachile e Carrabbotta, astenuto Calogero Maniaci, a favore i restanti (Scurria, Gumina, Barone, Barbuzza, Indriolo, Sanna, Befumo, Brancatelli e Marchese), nove voti dunque insufficienti.
Sulla bocciatura del Bilancio, così i Consiglieri Rita Fachile e Calogero Carrabbotta
I consiglieri Carrabotta e Fachile, dopo aver evidenziato il ritardo con cui ogni anno viene discusso il bilancio di previsione, chiesto diversi chiarimenti e rilevato delle incongruenze di natura tecnica ed economica hanno votato contro, constatando l’incapacità dell’attuale amministrazione di gestire anche l’ordinario come la pulizia e il ripristino delle strade dissestate, il degrado nei quartieri e l’abbandono delle contrade, la pessima gestione dei servizi a domanda individuale quali la mensa scolastica e il servizio di scuolabus ed altri, ritenendo, altresi, irrispettoso che l’amministrazione non abbia condiviso preventivamente l’indirizzo economico amministrativo con il consiglio, continuando a subire un’imposizione quasi dittatoriale dall’esterno. Inoltre, hanno considerato irresponsabile approvare oggi un bilancio emendato per poi rinnegarlo e criticarlo per il resto dell’anno”.
Dettagliata l’analisi del Consigliere Barbuzza
Ancora una volta il Consiglio Comunale si trova a discutere, praticamente a chiusura dell’esercizio, del bilancio di previsione dell’Ente. Anche nel 2017, come in tutti gli anni precedenti, i ritardi accumulati dalla giunta hanno determinato il consistente slittamento dei tempi di adozione dello strumento finanziario. Non può non rilevarsi, invero, che il termine di legge per l’approvazione del bilancio di previsione è scaduto il 30 marzo scorso e che solo da poche settimane gli atti sono stati messi disposizione dei consiglieri comunali. Anche in queste ultime settimane non sono mancate le polemiche ed i soliti sterili attacchi al Consiglio Comunale, provenienti, incredibile ma vero, proprio da chi era il responsabile del ritardo. Il Consiglio Comunale, una volta di più, dimostra di essere concretamente fattivo e responsabile nelle scelte politiche, frutto di una impostazione oculata e prudente, nell’interesse esclusivo della Città. Non può sottacersi, in questa sede, il giudizio politico fortemente negativo rispetto ad una azione amministrativa francamente disastrosa sotto i punti di vista nonché la totale mancanza di condivisione delle scelte operate dalla giunta in tema di programmazione economica e finanziaria. I diversi emendamenti apportati al documento unico di programmazione (DUP) ed al bilancio di previsione dimostrano una visione politico-amministrativa del tutto opposta a quella dell’amministrazione Sottile, tanto da richiedere modifiche sostanziali relativamente all’impiego delle risorse pubbliche. Le scelte amministrative dovrebbero essere responsabili e frutto di condivisione, perseguendo l’obiettivo del rispetto dei vincoli imposti dalla normativa vigente nonché la tutela dell’integrità e degli equilibri di bilancio. Da questo punto di vista non è stata condivisa, così come accaduto lo scorso anno, la previsione di accendere nuovi mutui per quasi 500 mila euro, da rimborsare nei prossimi decenni, per la realizzazione di opere pubbliche, scelta incompatibile con l’attuale situazione economico-finanziaria, ben potendo, peraltro, l’Ente accedere a finanziamenti statali e regionali. Anche con riferimento alla destinazione dell’avanzo di amministrazione vincolato il Consiglio ha inteso perseguire una strada più prudente, finanziando opere pubbliche di viabilità, come la realizzazione di sei nuove rotonde per 105 mila euro a titolo di compartecipazione per un finanziamento concesso nel 2010 (realizzazione prevista nell’annualità 2015) dal Ministero delle Infrastrutture Trasporti che, ad, oggi, l’amministrazione Sottile non è stata in grado di realizzare. Nessun taglio ai servizi alla persona, alla viabilità, alla scuola, al servizio idrico ed alle manutenzioni in genere è stato posto in essere dal Consiglio rispetto alle previsioni di bilancio proposte dall’amministrazione comunale. Di contro, sono state nuovamente destinate le risorse per il completamento della ristrutturazione dell’ex OMNI, per gli studi specialisti a supporto del Piano Regolatore Generale, lasciato nei cassetti per cinque lunghi anni, per i sondaggi geologici necessari per la realizzazione di alloggi per giovani coppie in contrada Telegrafo (progetto e relativo finanziamento da 2,4 milioni di euro abbandonati al loro destino). Inoltre, è stata raccomandata una maggiore attenzione alla politiche delle entrate comunali nonché il necessario sforzo per il risanamento dell’Ente, su cui gravano debiti fuori bilancio non riconosciuti per i quali il Consiglio ha opportunamente destinato maggiori risorse per circa 94 mila euro nel prossimo biennio. In pochi giorni non era possibile fare molto di più, atteso che quasi tutti i capitoli di bilancio risultano gia impegnati e non emendabili, anche se, comunque, si è dato un segnale di scelte responsabili volte alla esclusiva salvaguardia dei conti pubblici e della garanzia dell’erogazione dei servizi essenziali. Il Consiglio, infine, ha anche destinato 3.500 euro per la lotta al randagismo, fenomeno annoso a cui l’amministrazione Sottile da anni non riesce a dare risposte con la “scusa” della carenza di risorse finanziarie. Un’ultima notazione va fatta in ordine al propagandato risparmio sugli affitti determinato dallo spostamento di alcuni uffici comunali nei locali di via Cosenz. Ebbene, anche in questo caso si deve rilevare che nel bilancio di previsione risultano ancora inserite le risorse, non emendabili, per il pagamento degli affitti di locali di fatto non più utilizzati ed il cui motivo parrebbe essere riconducibile alla mancata effettuazione della risoluzione contrattuale nei termini di legge. In tale caso, ove verificato, l’Ente potrebbe avere, addirittura, un aggravio ingiustificato di costi, determinato dalla somme delle spese per il pagamento della locazione di immobili non utilizzati, per l’adeguamento dei locali di via Cosenz, per il trasloco degli uffici comunali e per la gestione complessiva dei nuovi locali. In definitiva, al di là delle stucchevoli ed inutili polemiche, il Consiglio Comunale risponde con i fatti e con gli atti amministrativi, dimostrando, nelle pochissime scelte di propria competenza, la massima attenzione per i problemi della città, approvando il bilancio di previsione in pochissimo tempo, addirittura in anticipo di una settimana rispetto ai tempi concessi dal commissario ad acta nominato dalla Regione Siciliana, nel pieno rispetto della legge.
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