– di Saverio Albanese –
Hamamatsu (Giappone)– Come era prevedibile la nazionale italiana di volley femminile mette in “cascina” la terza vittoria in altrettante partite contro la modesta formazione del Kenya: nei primi due parziali le atlete di Massimo Barbolini che per due set hanno surclassato le volenterose africane che hanno raccolto le “briciole” di sedici punti complessivi (cinque dei quali scaturiti dagli errori delle nostre ragazze), poi nel terzo e conclusivo parziale si sono concesse qualche logica distrazione. Un successo abbastanza agevole, confezionato in appena 56 minuti di gioco, importante soprattutto per la classifica, perché consente a Simona Gioli e compagne di staccare matematicamente il “pass” per la seconda fase, quando mancano ancora due giornate di gara alla fine delle gare del primo girone. Contro la giovane compagine africana coach Barbolini ha rivoluzionato il sestetto base, schierando Giulia Rondon in cabina di regia, Serena Ortolani opposto, Cristina Barcellini e Lucia Bosetti martelli –ricettori, Simona Gioli e Lucia Crisanti al centro, Chiara Arcangeli nel ruolo di libero. Nel secondo parziale ha fatto il suo debutto in questa 16esima edizione della rassegna iridata la 31enne fuoriclasse di Massa Carrara Francesca Piccinini, al suo quarto Mondiale, anche se solo per qualche giro dietro, in ricezione e difesa, ma ormai è pronta per riprendersi il posto nello starting–six. Esordio Mondiale per Ilaria Garzaro e Chiara Arcangeli, che ancora non erano mai state utilizzate.
La partita contro il Kenya ha consentito ad Eleonora Lo Bianco (rimasta in panchina per tutta la gara), di totalizzare la 475 presenze in Nazionale superando uno dei simboli della pallavolo italiana, Andrea Giani (ex centrale e attuale allenatore della M. Roma Volley) che si fermò a quota 474.
“Leo” come la chiamano tutti nell’ambiente ha esordito in Nazionale “A” giovanissima il 2 giugno 1998 a Montreux contro il Brasile, da allora ha preso parte a tre Olimpiadi, quattro Mondiali, sei Europei. Tantissime le medaglie conquistate, tra cui brillano il titolo Mondiale 2002, la Coppa del Mondo 2007, gli Europei 2007 e 2009, la Grand –Champions Cup 2009. “È sicuramente una record molto emozionante– ha commentato la capitana azzurra – e mi sento onorata di essere riuscita a tanto e mi da una sensazione particolare l’aver tolto questo primato ad un campionissimo come Andrea Giani, che ammiro sin da quando ero una ragazzina delle medie, come può confermare il mio diario”.
Nella gara odierna Cristina Barcellini e compagne sono partite col piede sull’acceleratore, non concedendo nulla alle kenyeane. Le azzurre nel primo set sono volate 10–3 e chiuso agevolmente 25–9. Nel secondo decisiva una lunga serie di servizi di Lucia Bosetti, che dall’11–5 ha spinto la squadra tricolore sino al 23–5. Nel terzo il Kenya con grande orgoglio ha cercato di reagire, l’Italia ha commesso qualche errore di troppo, ma non ha mai rischiato nulla e chiuso 25–21. Nel dopo–partita tutte le azzurre hanno sottolineato di voler dedicare questo successo a Eleonora Lo Bianco.
Domani giornata di riposo. Si torna in campo martedì alle 10.45 italiane contro la Repubblica Ceca, che ha strappato due set al Brasile e che si è fatta apprezzare per la potenza delle sue attaccanti.
Si vanno delineando i valori delle squadre in campo: la terza giornata di gioco ha già indicato alcuni verdetti, come la qualificazione alla seconda fase di Serbia e Giappone (Pool A), Italia e Brasile (Pool B). Nella gare odierne successi importanti del Brasile sull’Olanda (3–0). degli Stati Uniti sulla Germania (3–0) e soprattutto della Corea del Sud nel derby asiatico contro la Cina (3–0), la vera delusione di questa edizione del mondiale nel Sol Levante.
Italia– Kenia 3–0
Parziali: 25–9/ 25–7/ 25–21/
Italia: Rondon 2, Ortolani 11, Gioli (cap.) 9, Crisanti 5, Bosetti 11, Barcellini 12, Arcangeli (libero); Piccinini, Garzaro 3, Lo Bianco n.e., Arrighetti n.e., Del Core n.e. Allenatore:Massimo Barbolini 6
Kenya: Wairimu, Makuto 7, Barasa 1, Maiyo 4, Moim 4, Khadambi 8, Tarus (libero), Khisa 1, Mwombe 5, Odwako, Rotich, Lyali n.e. Allenatore: Irisawa.
Arbitri: Karampetsos (Grecia) 6 e Jirakakul (Thainlandia) 6.
Note– Spettatori: 3.000; Durata set: 17’/ 16’/ 23’/ Totale: 56 minuti; Italia: 8 aces 1 errori in battuta; muri vincenti 8; punti realizzati 53; errori: 7; Kenya: 2 aces e 4 errori in battuta; muri vincenti 2; punti realizzati 30; errori: 22.
Pagelle delle atlete azzurre contro il Kenia
Giulia Rondon 6,5– Qualche sbavatura di troppo soprattutto nel terzo e ultimo parziale, ma la 22enne pisana è una atleta di buone potenzialità fisiche e tecniche.
Serena Ortolani 6,5– Quando saprà gestire al cento dieci per cento il suo braccio mortifero, diventerà un vero e proprio incubo delle difese avversarie: nella gara odierna si è risparmiata con un solo errore, tre ace e 1 muro.
Simona Gioli 6,5– Visti i limiti tecnici della volenterosa formazione keniana, onora la partita con una prestazione degna di una fuoriclasse del suo livello.
Lucia Crisanti 6,5– Svolge il suo compitino in maniera egregia, lasciando il posto alla Garzaro nel set conclusivo.
Cristina Barcellini 6,5– Puntuale in attacco e a muro, un solo errore, conferma la bella impressione lasciata con l’Olanda
Lucia Bosetti 6,5– Riprende ossigeno dopo la serataccia con l’Olanda e si distingue in attacco, ricezione e difesa.
Chiara Arcangeli– Riceve e difende da par suo, anche se il lavoro non è poi così pesante
Francesca Piccinini s.v. –Vederla in campo anche se per pochi minuti è confortante per il proseguo della competizione:con una Picci al 100% sognare l’alloro iridato non è semplice utopia…!!!
Ilaria Garzaro 6– I pochi palloni sono stati quasi tutti ben giocati dalla 22enne di Conegliano, che si è tolta la grande soddisfazione dell’esordio in un mondiale.
Massimo Barbolini 6,5– Ha colto in pieno la ghiotta occasione per fare debuttare tutte e quattordici atlete a sua disposizione dopo tre sole partite.
Eleonora Lo Bianco n.e.
Valentina Arrighetti n.e.
Antonella Del Core n.e.
SITUAZIONE– Pool A (Tokyo)– 29 ottobre: Perù– Algeria 3–0 (25–16, 25–12, 25–18), Serbia–Costarica 3–0 (25–15, 15–14, 25–18), Polonia– Giappone 2–3 (28–26, 25–21, 20–25 23–25 12–15);
30 ottobre: Costarica– Algeria 3–0 (25–18, 25–20, 25–21), Serbia–Polonia 3–1 (19–25, 25–23, 26–24, 25–22), Giappone– Perù 3–1 (25–15, 25–15, 22–25, 25–24); 31 ottobre: Perù– Serbia 1–3 (21–25, 25–16, 21–25, 18–25), Polonia–Costarica 3–0 (25–14, 25–12, 25–15), Algeria– Giappone 0–3 (18–25, 7–25, 14–25);
Classifica: Serbia e Giappone 6, Polonia, Perù e Costarica 2; Algeria 0.
2 novembre: Serbia– Algeria, Polonia– Perù, Costarica– Giappone; 3 novembre: Perù– Costarica, Algeria– Polonia, Giappone– Serbia.
Pool B (Hamamatsu)– 29 ottobre: Brasile– Kenya 3–0 (25–15, 25–16, 25–11), Rep.Ceca– Olanda 0–3 (24–26, 20–25,14–25), Portorico– Italia 0–3 (20–25/ 11–25/ 18–25); 30 ottobre: Rep.Ceca–Brasile 2–3 (25–22, 22–25, 25–23, 20–25, 9–15), Kenya– Portorico 0–3 (20–25, 23–25,19–25), Olanda– Italia 2–3 (25–18/ 21–25/ 23–25/ 28–26/ 12–15); 31 ottobre: Portorico– Rep.Ceca 0–3 (14–25, 14–25, 14–25); Italia– Kenya 3–0 (25–9/ 25–7/ 25–21); Brasile– Olanda 3–0 (25–19, 25–16, 25–14);
Classifica: Brasile e ITALIA 6, Olanda,Rep.Ceca e Portorico 2; Kenya 0.
2 novembre: Brasile– Portorico, Olanda– Kenya, Rep.Ceca– Italia (ore 10.45); 3 novembre: Portorico– Olanda, Kenya– Rep.Ceca, Italia– Brasile (ore 10.00).
Pool C (Matsumoto)– 29 ottobre: Germania– Kazakistan 3–0 (25–21, 25–14, 25–16), Stati Uniti–Thailandia 3–1 (23–25, 25–17, 25–17, 25–21), Croazia– Cuba 3–0 (25–23, 34–32. 25–21); 30 ottobre: Stati Uniti– Croazia 3–0 (25–16, 25–13, 25–23), Thailandia– Kazakistan 3–1 (25–16, 25–18, 20–25, 25–16), Cuba– Germania 0–3 (24–26, 17–25, 23–25); 31 ottobre: Kazakistan– Cuba 2–3 (25–20, 15–25, 25–27, 25–23, 10–15), Croazia– Thailandia 0–3 (15–25/ 14–25/ 17–25), Germania–Stati Uniti 0–3 (23–25/ 24–25/ 17–25);
Classifica: Stati Uniti 6, Germania, Thailandia 4, Cuba, Croazia 2, Kazakistan 0.
2 novembre: Croazia– Germania, Thailandia– Cuba, Stati Uniti– Kazakistan; 3 novembre: Kazakistan– Croazia, Germania– Thailandia, Cuba– Stati Uniti.
Pool D (Osaka) – 29 ottobre: Russia– Rep.Dominicana 3–1 (21–25, 25–9, 25–17, 25–11), Canada– Corea del Sud 0–3 (19–25, 19–25, 14–25), Turchia– Cina 3–1 (19–25, 25–14, 25–20, 25–17); 30 ottobre: Russia– Turchia 3–1 (25–27, 25–22, 25–11, 25–17), Rep.Dominicana– Corea del Sud 0–3 (27–29, 23–25, 20–25), Cina– Canada 3–0 (25–16, 25–19, 25–10); 31 ottobre: Turchia–Rep.Dominicana 3–2 (25–20, 25–14, 23–25, 23–25, 15–10), Canada– Russia 0–3 (13–25, 16–25, 21–25); Corea del Sud– Cina 3–0 (25–22, 25–23, 25–23);
Classifica: Russia e Corea del Sud 6, Turchia 4, Cina 2. Dominicana, Canada 0.
2 novembre: Turchia– Canada, Russia–Corea del Sud, Rep.Dominicana– Cina; 3 novembre: Canada– Rep.Dominicana, Corea del Sud–Turchia, Cina– Russia.