‘Passaggio al bosco’ sfida la cultura delle masse. È nata una nuova casa editrice ‘non conforme’.
Si chiama “Passaggio al bosco” il nuovo progetto editoriale che ha recentemente visto la luce a Firenze e che va ad animare ulteriormente il molto attivo panorama della cultura non conforme. Un nome che fa riferimento all’opera del 1951 di Enrst Junger che – si legge sulla pagina internet del gruppo – “sussurra l’eco di una ribellione interiore e di una resistenza spirituale al dominio della tecnica, oltre l’automatismo delle masse”. E fornisce uno stimolo a “ricercare un nuovo ordine di significati in divergenza rispetto ai mantra di questo tempo”.
Dunque “Passaggio al Bosco è esistere qui ed ora, – come scrive Cristina di Giorgi su il Giornale d’Italia – ristabilendo l’essenziale protagonismo delle scelte, praticando la via dell’esempio, manifestando la secessione dal volgare, il disprezzo dell’effimero, la lotta metafisica contro i demoni del pensiero unico, contro le tentazioni del calcolo, contro l’apatia della neutralità, contro le accademie del buonsenso. Passaggio al Bosco è il coraggio di investire in quella cultura che tutti considerano defunta e improduttiva, ma che noi riteniamo essere il più autentico mezzo di autodeterminazione della persona”.
Sul sito della casa editrice (www.passaggioalbosco.it) si legge ancora che gli ideatori del progetto hanno “scelto di non dipendere dai dogmi del mercato. Per noi il libro non è un prodotto commerciale, ma un patrimonio di idee e di visioni. Vogliamo coltivare un approccio autonomo e totale al sapere, con una vocazione integrale che oltrepassi la settorialità: concepiamo la cultura come un grande organismo vivente nel quale ogni parte contribuisce all’armonia e alla bellezza dell’insieme. Diventare nostri autori e nostri lettori significa contribuire a coltivare e diffondere il pensiero dissidente che non si è arreso ai canoni del politicamente corretto, alle logiche del profitto e ai diktat del pensiero unico”.
Due parole sul simbolo scelto: I tre alberi rappresentano la stabilità del bosco in contrapposizione al nomadismo del deserto, il senso del limite oltre l’insensibilità dell’illimitato, il solido ancoraggio offerto dalla terra a dispetto del perenne movimento della sabbia. È la metafora di una audace scommessa culturale: l’albero che purifica l’aria regalando ossigeno alle menti, che contrappone i colori della natura ai grigi orizzonti del cemento, che perfino da morto ci restituisce se stesso per costruire le nostre dimore, per armare i nostri bastioni, per accendere i nostri focolari, per sfamare le nostre bocche, per scrivere i nostri libri, per costruire i vascelli che salperanno verso nuovi mari in tempesta.
Dal sito della casa editrice:
Passaggio al Bosco è un progetto editoriale libero che ha scelto di non dipendere dai dogmi del mercato. Per noi il libro – si legge nel sito della casa editrice – non è un prodotto commerciale, ma un patrimonio di idee e di visioni.
Vogliamo coltivare un approccio autonomo e totale al sapere, con una vocazione integrale che oltrepassi la settorialità: concepiamo la cultura come un grande organismo vivente nel quale ogni parte contribuisce all’armonia e alla bellezza dell’insieme.
Diventare nostri autori e nostri lettori significa contribuire a coltivare e diffondere il pensiero dissidente che non si è arreso ai canoni del politicamente corretto, alle logiche del profitto e ai diktat del pensiero unico.
Il progetto:
Corre l’anno 1951 quando Ernst Jünger scrive il su Der Waldgang, il Passaggio al Bosco che sussurra l’eco di una ribellione interiore e di una resistenza spirituale al dominio della tecnica, oltre
l’automatismo delle masse.
Passaggio al Bosco è un progetto editoriale ispirato alla necessità di ricercare un nuovo ordine di significati in divergenza rispetto ai mantra di questo tempo.
Passaggio al Bosco è esistere qui ed ora, ristabilendo l’essenziale protagonismo delle scelte, praticando la via dell’esempio, manifestando la secessione dal volgare, il disprezzo dell’effimero, la lotta metafisica contro i demoni del pensiero unico, contro le tentazioni del calcolo, contro l’apatia della neutralità, contro le accademie del buonsenso.
le collane
FOCOLAI
Patrie in rivolta
Ci sono luoghi nei quali qualcuno combatte per difendere la propria identità, per conquistare la propria libertà o per continuare a calpestare la propria terra. Questa collana è dedicata ai popoli che cercano di determinare il proprio destino. Un viaggio tra geopolitica, tradizioni, conflitti e scelte di campo.
SEMPREVERDI
Rileggere i classici
Testi e autori che beffano il tramonto, portatori sani di messaggi non conformi e di prospettive non allineate. Ciò che non passa, che resta attuale, che offre ancora spunti e interpretazioni, che ri-acquista spessore in virtù di una lungimiranza e di un talento che si fanno eterni. La collana “Sempreverdi” restituisce voce, spazio e vitalità a quelle opere che meritano di essere conosciute, diffuse e ri-lette.
BASTIAN CONTRARI
Per darsi una Forma
Una collana ispirata all’antico allevamento dei guerrieri spartani, le future mura di una città che voleva costruire uomini forti ancor prima che fortezze. Testi che forgiano, che educano, che indirizzano: scolpire l’animo come la pietra, togliendo l’inessenziale e ritrovando una forma. Il sentiero verticale per l’integrità, laddove la persona è spinta a compiere la rivoluzione più difficile di tutte: quella che avviene dentro di sé.
Le ultime novità in catalogo:
HO VISSUTO LA RESISTENZA PALESTINESE. Un militante nazionalrivoluzionario con i Fedayin €13,00 ACQUISTA
ERNST JÜNGER Il combattente, l’operaio, l’anarca €12,00 ACQUISTA
DONBASS Una guerra nel cuore d’Europa €15,00 ACQUISTA
ESSERE COMUNITA’ Orientamenti per il militante identitario €12,00
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