Ha del clamoroso, ma potrebbe alla fine essere così.
Franco Rinaldi non è più candidato.
Prevale la linea della Meloni, troppo “discusso” il cognato di Genovese, ma per molti è tardivo questo ripensamento in chiave di legalità. Di fatto gli equilibri sono saltati, e si è registrato un fortissimo mugugno nella base del partito, e nei blog si parlava di manifestazioni in grado anche di contestare il governo regionale.
Un casino.
Un fuco serrato ed i mal di pancia del centrodestra e dei suoi alleati era stato evidenziato anche da Tommaso Calderone , neoeletto a Palermo. Lui era stato esplicito nel contestare quel metodo di definizione delle candidature evidenziando come lo “strapotere” di Genovese, arrivando alla “chiamata alle armi”: HO BISOGNO DI VOI – aveva scritto su facebook – “E’ quasi certo che nel nostro collegio verranno candidate, da una certa parte politica , persone che sono obiettivamente improponibili. Io sono sceso in campo per il mio territorio e la mia gente e lo sto dimostrando. Se dovesse accadere quello che temo vi voglio tutti con me.Sara’ guerra ( ovviamente elettorale ) … senza se e senza ma.”
Con Rinaldi fuori rientra – ma usiamo sempre il condizionale, quindi potrebbe rientrare in gioco la Gullo, anche lei genovesiana, che andrebbe a Barcellona.
In questo momento, a 24 ore dalla scadenza della presentazione delle liste, lo schieramento forzista dovrebbe essere così composto:
Collegio plurinonimale Stefania Prestigiacomo, Nino Germanà, Elisabetta Formica, Dario Moscato.
Collegio uninominale di Barcellona Mariella Gullo.
Nel Collegio uninominale di Messina (nonché capolista in Sicilia Occidentale e seconda a Siracusa) Matilde Siracusano, ma può anche accadere che la rivolta in corso possa cambiare le carte.
Di certo Francantonio Genovese non è tipo da star a guardare ed ancor c’è tempo per mettere sul tavolo qualche asso, anche se alla fine Gullo val bene il cognato