MESSINA NOBILISSIMA – Percorsi di riqualificazione del centro storico. Tra memoria e futuro. Domani un incontro
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MESSINA NOBILISSIMA – Percorsi di riqualificazione del centro storico. Tra memoria e futuro. Domani un incontro

Promosso da “Articolo 9” si svolgerà  – giovedì 31 maggio – nella saletta Foyer del Palazzo della Cultura di Messina. La manifestazione vede tra i promotori anche il Circolo “29 Dicembre” e “Città plurale”. Interverrà Sebastiano Tusa, assessore regionale  ai Beni Culturali e all’identità Siciliana.

Relazioneranno:

Daniele Tranchida (Università degli studi di Messina): L’importanza dei segni nel recupero dell’identità.

Alessio Toscano Raffa (CNR-IBAM): Beni comuni VS Luoghi comuni. Per una riqualificazione del patrimonio archeologico di Messina.

Marta Venuti (Università degli studi di Messina): ArcheoTouchME. Un progetto per l’area archeologica e l’antiquarium di Palazzo Zanca.

Franz Riccobono (Studioso di storia della Sicilia): Per un museo della città perduta.

Interventi programmati di:

Alberto De Luca (Dottore di ricerca in Storia dell’Europa Mediterranea); Daniela Faranda (Circolo “29 Dicembre”); Silvano Arbuse (“Città plurale”)

Sebastiano Tusa – Assessore regionale ai Beni Culturali e all’identità Siciliana

Coordinerà l’evento Fulvia Toscano – Associazione “Articolo NOVE. Siciliani per cultura” -.

 

Manifesto per la Rigenerazione della Sicilia*

Noi amiamo la Sicilia, Terra unica per stratificazione storica, culturale, ambientale e paesaggistica.
Noi siamo consapevoli di “non aver bisogno di una nuova Terra, ma di nuovi occhi per guardarla” e ci addolora che fino ai giorni più recenti i siciliani abbiano affidato il loro destino a uomini inadeguati.
Noi crediamo che il grigiore attuale e il disastro economico, sociale, culturale e ambientale che ci circondano non rappresentano un destino ineluttabile, ma la conseguenza di anni di malgoverno e di scelte profondamente sbagliate. Noi riteniamo che le tradizionali rappresentanze politiche non abbiano oramai da sole la credibilità, la forza e la capacità di elaborare un progetto per uscire da questa crisi profonda.
Noi crediamo che oggi la vera distinzione non passi tra destra e sinistra ma tra chi crede che tutto e tutti abbiano un prezzo e chi, come noi, crede che esistano valori non negoziabili sui quali costruire una nuova politica fondata sulla difesa dei beni comuni, sulla tutela dei più deboli, sulla valorizzazione del merito, sull’esaltazione delle specificità e delle qualità innovative e creative della parte migliore del nostro popolo e delle giovani generazioni.
Noi crediamo soprattutto che sia indispensabile rigenerare la Sicilia attraverso un’azione lungimirante che abbia come stella polare esclusivamente l’interesse e la qualità della vita dei siciliani.
Noi riteniamo che sia indispensabile:
• la rigenerazione del sistema economico, per affiancare le tante imprese coraggiose e innovative che investono e valorizzano i lavoratori, aiutandole a superare la asfissiante burocrazia che blocca i processi di crescita;
• la rigenerazione della mobilità, per potenziare le nostre strutture aeroportuali, portuali e ferroviarie con un piano regionale che sostenga il diritto alla mobilità di persone e merci e colleghi attraverso la ferrovia con linee dirette e veloci tutti i Comuni capoluogo.
• la rigenerazione culturale, per valorizzare al meglio il nostro enorme patrimonio materiale e immateriale che, con ben 10 siti inseriti nella W.H.L. UNESCO, rappresenta la più grande concentrazione di patrimonio del pianeta; con la piena autonomia finanziaria e gestionale di Parchi archeologici e Musei; con il sostegno alla creatività e all’arte contemporanea; attraverso la valorizzazione delle Fondazioni Liriche e Teatrali; con una rinnovata attenzione verso le Università siciliane, le Istituzioni scolastiche e i docenti.
• la rigenerazione ambientale, attraverso la bonifica integrale dei poli industriali, l’introduzione Aree No Tax sul modello delle aree industriali riconvertite; la riconversione Green della Chimica; un piano regionale che tenda ai “rifiuti zero” con impianti di riciclo e politiche per la raccolta differenziata diffusa e intensiva e mettendo fine allo strapotere delle lobby dei rifiuti e delle discariche; una gestione pubblica e trasparente delle acque.
• la rigenerazione urbana, per restituire tasselli di bellezza e funzionalità alle nostre Città rilanciando il lavoro di progettisti e maestranze nel recupero del patrimonio edilizio esistente e tutelando il paesaggio bloccando il consumo di nuovo suolo.
• la rigenerazione del territorio, per la prevenzione del dissesto idrogeologico e la messa in sicurezza da frane, alluvioni, terremoti;
• la rigenerazione del mare e dei litorali, attraverso il rilancio della rete portuale, dei collegamenti con le Isole minori e la valorizzazione sostenibile delle spiagge;
• la rigenerazione delle campagne, per riscoprire il valore strategico dell’agricoltura, puntando sulla qualità delle nostre produzioni e sull’innovazione, garantendo la salute alimentare attraverso la filiera corta certificata.
• la rigenerazione sociale, per un sistema della formazione e del lavoro che si fondi sul merito e sulle nuove professionalità eliminando chi ha gestito risorse in modo parassitario.
• la rigenerazione della sanità, per una governance libera dalla lottizzazione politica e impegnata solo nel diritto alla cura del cittadino e alla esaltazione delle professionalità migliori, arginando il triste fenomeno della “emigrazione sanitaria” e dei viaggi della speranza.
• la rigenerazione del bilancio della Regione, per determinare un rilancio dell’occupazione attraverso l’uso virtuoso dei fondi comunitari, da concentrare per intero su interventi strategici.
• la rigenerazione etica, per affermare l’idea di partecipazione politica come elemento essenziale di “cittadinanza attiva” e per allontanare dalle Istituzioni le zone grigie.
• la rigenerazione dell’Autonomia, per una “specialità siciliana” delle responsabilità, delle opportunità, delle competenze e della consapevolezza culturale che archivi definitivamente una sfilza di insopportabili privilegi.
Noi vogliamo una Sicilia finalmente libera dalle mafie e non più condizionabile dalle lobby di potere: una Sicilia che abbia la capacità etica ed estetica di rigenerare la sua immagine oltre tristi stereotipi che sembrano caratterizzarla da sempre.
Noi, in una parola, vogliamo soprattutto amarla questa Sicilia e amarla nonostante i suoi difetti, consapevoli che sono anche i nostri difetti: quindi vogliamo agire e non più limitarci al “lamento”, partecipare e non più delegare, pretendere diritti e non cercare favori, tutelare e aver cura dei beni comuni come e più dei nostri beni privati.
Noi crediamo anche – come Leo Longanesi – che più dei programmi contino le facce che li rappresentano oltre vecchi schemi ideologici.
Per questo vogliamo ripartire da chi dimostra consapevolezza culturale e sopratutto da chi collega le proprie idee alle azioni.
Noi lanciamo una Comunità non condizionabile dall’eterno sistema di potere che ha devastato i beni comuni e la bellezza,calpestando la dignità e la qualità della vita dei siciliani.
Noi ci crediamo e soprattutto continuiamo e vogliamo continuare a credere che questa Terra un giorno Diventerà Bellissima……

30 Maggio 2018

Autore:

redazione


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